Quando parlare della scuola diventa un tabù: La disuguaglianza sociale ed il sistema scolastico tedesco

Guido Neidhöfer discute il ruolo della scuola come strumento per attenuare la disuguaglianza sociale e mostra come, se mal disegnate, le politiche scolastiche possano accrescere tale disuguaglianza. A tale proposito, Neidhöfer illustra il caso della Germania dove il successo scolastico dei figli dipende dal grado di istruzione dei genitori molto più che negli altri paesi europei. Secondo Neidhöfer tale fenomeno dipende da una caratteristica del sistema scolastico tedesco: la scelta precoce degli studenti fra i diversi tipi di scuola secondaria.

Il bilancio spagnolo per il 2016 tra il Semestre Europeo e le imminenti elezioni

Miguel Ángel de Porras Acuña e Alessia Fulvimari si occupano della legge di bilancio spagnola che ha attirato attenzione sia per i rilievi della Commissione europea sia per il suo rapporto con le imminenti elezioni. Gli autori ricordano che alla legge è stato imputato un eccesso di ottimismo nella stima delle entrate e sostengono che se deciderà di rispettare gli obiettivi del semestre europeo, il nuovo governo dovrà tagliare ulteriormente la spesa pubblica, proseguendo una severa politica iniziata nel 2011 e condotta senza troppo preoccuparsi di povertà e disuguaglianze.

L’integrazione degli immigrati in Europa: a che punto siamo?

Marilena Giannetti fa il punto sul processo di integrazione degli immigrati in Europa sulla base di un recente Rapporto congiunto dell’OCSE e della Commissione Europea. I risultati che emergono sono piuttosto variegati tra i diversi paesi ma la gran parte degli indicatori utilizzati nel Rapporto fornisce risultati peggiori per gli immigrati rispetto alla popolazione nativa. Giannetti sottolinea però che questo gap tende a diminuire con il prolungarsi della permanenza degli immigrati nel paese di destinazione.

Le liberalizzazioni della Cina, le speranze dell’Occidente e l’euforia dell’ubriaco

Elisabetta Magnani si occupa della recente svalutazione dello yuan cinese collocandola nel contesto delle riforme dirette a liberalizzare i mercati finanziari di quel paese e delle speranze che quelle riforme hanno alimentato in Occidente e nei paesi più vicini. Dopo avere illustrato le ragioni della scelta delle autorità cinesi, Magnani si sofferma sul rapporto tra la svalutazione e la liberalizzazione finanziaria cinese, richiamando l’attenzione sui rischi che essa comporta anche per il resto del mondo.

Obamacare: una sfida ancora aperta?

Cinzia Di Novi si occupa dell’Affordable Care Act, la cosiddetta Obamacare, che dopo un lungo periodo di gestazione ha permesso agli Stati Uniti di realizzare una prima forma di tutela pubblica dell’assistenza sanitaria per il complesso dei cittadini. La strada per realizzare tale misura, tuttavia, continua a essere molto tormentata. Dopo una descrizione delle caratteristiche principali della riforma, Di Novi illustra le principali sfide vinte e quelle che rimangono da affrontare.

Il welfare greco fra miti infondati e tagli reali

Michele Raitano esamina il welfare greco comunemente considerato troppo generoso. Dopo aver chiarito le principali caratteristiche del sistema pensionistico greco e delle riforme introdotte di recente, Raitano esamina, comparativamente, livelli e tendenze della spesa sociale greca. La sua conclusione è che il sistema previdenziale greco non appare anomalo e che i dati sull’età effettiva di pensionamento e sull’andamento della spesa sociale sono tali da smentire la tesi che in Grecia dopo la crisi non siano state introdotte importanti riforme del welfare.

Di fragile costituzione: riflessioni sullo stato attuale dell’Unione Monetaria Europea in una prospettiva storica

Paolo Paesani ricorda che spesso le unioni monetarie nascono come soluzione a un problema contingente che coinvolge nazioni diverse, integrate sul piano commerciale e finanziario. Per questo, sostiene Paesani, i benefici dell’unione monetaria sono immediatamente percepiti, diversamente dai suoi costi. Si può così determinare un’indebita accelerazione nel processo di creazione dell’unione monetaria e ciò contribuisce a spiegare perchè gli avvertimenti sulle fragilità strutturali dell’UME siano stati ignorati, fino a giungere all’attuale crisi.

La scuola finlandese: eccellenza e uguaglianza di opportunità

Simone Vallone richiama l’attenzione sui successi della scuola in Finlandia sotto il profilo sia della performance degli studenti nei test internazionali sull’apprendimento sia della sua capacità di assicurare effettiva eguaglianza di opportunità agli studenti. Le ragioni di questo successo vanno ricondotte a un processo di riforma attento e coerente di cui Vallone ricostruisce gli aspetti principali

Esclusione sociale ed emarginazione in India

Elisabetta Basile completa la sua analisi dell’esclusione sociale in India prendendo il esame gli aspetti della deprivazione non considerati nelle stime della povertà di reddito. Da tale esame risulta che le categorie sociali più vulnerabili sono sempre più marginalizzate. Basile sottolinea che la crescita del reddito non ha promosso, in India, lo sviluppo umano e ciò è confermato dalla modesta performance dell’India nel raggiungimento degli Obiettivi di Sviluppo del Millennio. In realtà emarginazione e deprivazione si rafforzano reciprocamente.

La crisi finanziaria globale, l’occupazione nei paesi in via di sviluppo e le disuguaglianze globali

Elisabetta Magnani si occupa degli effetti che la crisi finanziaria globale ha prodotto sull’occupazione e sulle condizioni del lavoro nei paesi in via di sviluppo e, anche per questa via, sulle disuguaglianze globali. Dopo aver sottolineato che la conoscenza di questi effetti è ancora largamente carente, Magnani individua alcuni canali attraverso i quali l’instabilità finanziaria può aggravare la vulnerabilità dei lavoratori più deboli dei paesi emergenti e ne sottolinea l’importanza per il disegno di politiche che possano contrastare questi effetti