L’economia verde, la transizione ecologica e il lavoro: considerazioni a partire dall’esperienza dell’ Australia e della Cina.

Elisabetta Magnani dà conto della recente posizione del governo australiano, del tutto negativa rispetto alle politiche di contrasto del cambiamento climatico e di transizione ecologica. Anche richiamando il più articolato dibattito presente in Cina, Magnani affronta il tema cruciale del trade-off tra ambiente e lavoro e sottolinea come la green economy non garantisca la creazione di posti di lavoro in grado di assicurare equità e dignità ai lavoratori.

Lo sviluppo delle aree interne: il caso delle comunità italo-albanesi della Calabria

Murrau ritorna sul tema delle aree interne analizzando le comunità italo-albanesi della Calabria, sottolineando che queste comunità hanno conservato nel tempo una comune matrice linguistica e culturale. Ciò non ha, però, impedito lo spopolamento né ha favorito lo sviluppo; perciò Murrau conclude che anche qui occorrono politiche intenzionali che costruiscano ponti tra queste aree e le conoscenze esterne

La conoscenza che gira intorno

Anna Natali ci ricorda che la conoscenza tacita dei luoghi periferici sta cambiando e va ripensata. Sempre più spesso le comunità includono persone di recente insediamento che mettono in circolazione nuove competenze, sensibilità e relazioni. Ne seguono effetti diversi. Tra i più interessanti, la capacità di attingere creativamente all’intelligenza contestuale dei luoghi per produrre nuove conoscenze e iniziative difficilmente riproducibili e trasferibili.

La scuola finlandese: eccellenza e uguaglianza di opportunità

Simone Vallone richiama l’attenzione sui successi della scuola in Finlandia sotto il profilo sia della performance degli studenti nei test internazionali sull’apprendimento sia della sua capacità di assicurare effettiva eguaglianza di opportunità agli studenti. Le ragioni di questo successo vanno ricondotte a un processo di riforma attento e coerente di cui Vallone ricostruisce gli aspetti principali.

Perché il modello di sviluppo proposto dal partito fondamentalista indù è sbagliato per l’India

Elisabetta Basile si occupa dei risultati delle recenti elezioni in India e si interroga sulla possibilità che la ricetta proposta dal nuovo primo ministro, Narendra Modi, riesca a promuovere lo sviluppo del paese. L’esame dei problemi dell’India, da un lato, e dei risultati che Modi ha ottenuto applicando quella formula al Gujarat, lo stato in cui egli ha operato a lungo come Chief Minister, dall’altro, portano Basile a una conclusione negativa, sostenuta anche da una grande messe di dati.

Modelli di sviluppo per le aree interne

Carmela Giannino dopo avere spiegato cosa si intenda per “aree Interne” illustra le ragioni per le quali esse rappresentano una rilevante opzione strategica per la programmazione dei Fondi comunitari relativi al periodo 2014-2020. In particolare, Giannino spiega perché si tratti di una nuova opportunità in grado di assicurare a queste aree – con la mobilitazione del privato e del pubblico, anche attraverso politiche nazionali – una maggiore accumulazione di capitale infrastrutturale, sociale ed economico.

Harvard in Australia: gli ambiziosi e rischiosi programmi del nuovo governo conservatore

Elisabetta Magnani illustra il progetto di riforma delle Università presentato dal nuovo governo conservatore australiano. Magnani richiama le origini culturali di quel progetto e ne sottolinea oltre alle grandi ambizioni i rischi, che possono mettere in pericolo uno dei pilastri su cui si è basato il contratto sociale australiano e cioè l’inclusione e l’accesso ai benefici della crescita.