Nella sezione dedicata ai Focus pubblichiamo interventi diretti a presentare in modo rigoroso ma non specialistico ciò che occorre conoscere per formarsi un’opinione informata su temi largamente dibattuti ma raramente conosciuti nei loro aspetti più importanti.

La mobilità internazionale durante e dopo la pandemia: fatti e conseguenze

Rama Dasi Mariani illustra un recente rapporto dell’ONU sulla mobilità internazionale delle persone durante il 2020. Dopo una breve ricostruzione delle misure adottate dai vari governi che hanno condizionato gli spostamenti internazionali, Mariani si sofferma sull’effetto che tali misure hanno avuto su alcuni gruppi di persone in particolare. Il quadro che ne emerge è piuttosto allarmante e, secondo Mariani, dovrebbe indurre a ripensare il futuro della mobilità delle persone in maniera più inclusiva.

La “grand challenge” della Pubblica Amministrazione italiana, tra ripresa e resilienza

Achille Paliotta esamina le recenti iniziative governative nell’ambito del Piano nazionale di ripresa e resilienza riferite alla Pubblica Amministrazione (PA). Dopo aver sottolineato l’importanza della PA sull’asse della digitalizzazione e della modernizzazione del Paese, Paliotta illustra gli snodi organizzativi che tale processo potrebbe innescare. La conclusione è che non deve perdersi l’occasione di attuare un vasto movimento riformatore della PA che, alla luce degli infruttuosi recenti tentativi di riforma, può essere considerato una grand challenge.

Il settore culturale al tappeto: le opportunità per la ripresa

Annalisa Cicerchia analizzando i dati disponibili mostra come l’andamento del settore culturale durante la pandemia sia stato anche peggiore di quello del turismo. Nel 2020, cinema e spettacolo dal vivo hanno chiuso completamente per 165 giorni e per 133 hanno lavorato in modalità contingentata, con appena 67 giorni di funzionamento ordinario. Cicerchia sostiene che il COVID-19 ha aggravato preesistenti fragilità e nelle conclusioni sottolinea la necessità di dati aggiornati e dettagliati per avviare politiche di rilancio.

Il Reddito di cittadinanza: questioni irrisolte

Laura Spampinato richiama l’attenzione su alcuni aspetti problematici e piuttosto trascurati del Reddito di Cittadinanza. Fra questi richiama i vincoli di spesa: come si può affrontare una spesa inattesa se solo un massimo di 100 euro è distribuito in contanti e come vivere nell’eventuale periodo di rinnovo del beneficio, se occorre spendere nel mese tutto ciò che si riceve? Spampinato ricorda, altresì, i rischi, anche per la salute, che derivano dall’inattività e dall’atteggiamento diffuso di considerare la povertà frutto di un fallimento personale, additando nuove vie per l’attivazione.

Comportamenti individuali, consumi e spreco di cibo

Alessio D’Amato e Andrea Serna Castano propongono alcuni spunti di riflessione sui fattori dai quali dipendono le scelte individuali legate al cibo, dedicando particolare attenzione al consumo di cibo biologico. D’Amato e Serna Castano sottolineano, poi, il ruolo che una corretta comprensione delle etichette di scadenza può avere nel ridurre lo spreco di cibo e le ricadute positive che possono derivarne per la sostenibilità dei sistemi alimentari.

Cosa ci dice il contratto dei metalmeccanici

Roberto Benaglia interviene nel Forum aperto dal Menabò sul rinnovo del contratto dei metalmeccanici sostenendo che esso getta le basi per la ripartenza delle filiere di settore attraverso un lavoro meglio tutelato. Secondo Benaglia, la riforma dell’inquadramento professionale è l’asse portante del rinnovo, che dà valore all’aumento dei salari reali, al rafforzamento del diritto alla formazione e alla partecipazione organizzativa. In tal modo, le relazioni industriali interpretano sempre di più il lavoro che cambia.

Il lavoro in Germania durante la prima ondata della pandemia da Covid-19: chiusure e differenze di genere

Emanuela Struffolino, Hannah Zagel e Martin Gädecke illustrano la distribuzione tra gli stati federali tedeschi dei lavoratori dipendenti nei settori essenziali chiusi durante la prima ondata della pandemia da Covid-19 e mostrano come le chiusure abbiano interessato maggiormente le donne nelle diverse aree del paese. Questi dati lasciano supporre che, in seguito anche alla seconda ondata, le chiusure abbiano implicazioni di lungo periodo per la vulnerabilità economica delle lavoratrici, dipendente anche dalla struttura del mercato locale del lavoro.

Misurare il capitale culturale

Annalisa Cicerchia partendo dall’osservazione che per la cultura e il patrimonio culturale non esiste, diversamente da quanto accade per l’ambiente, un metodo condiviso per valutare il flusso di servizi che essi offrono, illustra un recente documento del Department for Digital, Culture, Media and Sport (DCMS) del Regno Unito che si propone di gettare le basi per dare soluzione a questa mancanza evitando così il rischio che non si tenga conto del valore della cultura e del patrimonio (monetizzato o meno) nei processi decisionali.

Gli effetti della pandemia sulla povertà assoluta: segnali preoccupanti da decifrare meglio

Andrea Cutillo, Ilaria Arigoni e Valeria de Martino presentano i dati preliminari sull’andamento della povertà assoluta nel 2020, recentemente diffusi dall’Istat. Nel corso del 2020, le spese per consumi delle famiglie sono scese del 9,1%; contestualmente, l’incidenza della povertà assoluta familiare è salita dal 6,4 al 7,7% e quella individuale dal 7,7 al 9,4%. Non è, però, chiaro quanto l’aumento di povertà sia dovuto al ridotto potere d’acquisto e quanto alla contrazione dei consumi nelle categorie di spesa maggiormente colpite dalle misure restrittive del Governo.

Il diseguale impatto della crisi da coronavirus sul mondo del lavoro: Germania, Regno Unito e Stati Uniti a confronto

Abi Adams-Prassl, Teodora Boneva, Marta Golin e Christopher Rauh riferiscono i risultati di un’indagine da loro condotta negli Stati Uniti, nel Regno Unito e in Germania allo scopo di conoscere l’impatto che la crisi da coronavirus ha avuto sul mondo del lavoro. Dall’indagine emergono risultati marcatamente differenziati sia tra Paesi che tra gruppi di lavoratori all’interno di uno stesso Paese. Inoltre, all’interno di ciascun Paese, la crisi economica ha esacerbato disuguaglianze già esistenti sia di genere che tra lavoratori precari e stabili.