Nella sezione dedicata ai Focus pubblichiamo interventi diretti a presentare in modo rigoroso ma non specialistico ciò che occorre conoscere per formarsi un’opinione informata su temi largamente dibattuti ma raramente conosciuti nei loro aspetti più importanti.

I ricchi e la disuguaglianza: cosa dicono (e non dicono) i dati

FraGRa osservano che ai ricchi è stata finora dedicata una scarsa attenzione e presentano i risultati emersi negli ultimi anni dagli studi empirici diretti ad accertare la loro importanza. In particolare illustrano l’andamento e la composizione, in vari paesi, della quota di reddito appropriata dall’1% più ricco, nonché da segmenti ancora più ridotti di individui privilegiati. Un limite di queste pur utilissime analisi è quello di non disporre di una definizione dei ricchi, simile a quella di cui si dispone per i poveri, con la conseguente impossibilità di stabilire quanti siano i ricchi e quanto ricchi mediamente essi siano.

Un Senato più “debole”? Note sul testo approvato dalla Commissione Affari costituzionali del Senato.

Giovanni Piccirilli illustra alcuni punti nodali del progetto di revisione costituzionale che investe anche il Senato, a partire dalla – relativa – consonanza tra il ddl del Governo e il testo approvato in Commissione Affari Costituzionali. Piccirilli ne mette in chiaro, tra gli altri, i possibili benché non esplicitati effetti sulla forma di governo attraverso la fiducia monocamerale, inoltre spiega le ragioni di quello che potrebbe essere un ulteriore depotenziamento del Senato sul piano funzionale e indica i fattori necessariamente coinvolti dalla risistemazione complessiva del sistema parlamentare.

Garanzia Giovani: aspetti generali e modalità di attuazione nazionale

Elton Beqiraj si occupa della Raccomandazione del Consiglio dell’Unione Europea di aprile 2013, che ha introdotto la cosiddetta “garanzia giovani”, illustrandone i contenuti e gli obiettivi. Successivamente, Beqiraj esamina i provvedimenti adottati dal Governo italiano per dare attuazione alla Raccomandazione precisando quali siano i target di giovani interessati e quali siano le iniziative che il governo intende attuare nei loro confronti.

Il contratto a tempo determinato nell’ordinamento giuridico italiano

Francesca Fontanarosa illustra l’evoluzione della normativa italiana sul contratto di lavoro a tempo determinato, collegando tale evoluzione al crescente dualismo e alla più netta segmentazione che si è venuta a creare nel nostro mercato del lavoro. Fontanarosa ricorda anche i principali contenuti del recente Jobs Act e ne mette in luce aspetti non facilmente conciliabili con quanto è previsto dalle direttive comunitarie.

Verso la Commissione europea 2014-2019: tensioni democratiche e resistenze governative

Mario Gervasi illustra le novità introdotte dal Trattato di Lisbona del 2007 relativamente sia al ruolo del Parlamento europeo sia al procedimento di nomina della Commissione Europea e del suo Presidente. In particolare, Gervasi mette in rilievo come queste novità possano avere contribuito a determinare lo stato di incertezza in cui si trova oggi l’Unione europea e ad alimentare qualche equivoco riguardo all’evoluzione in senso parlamentare dei rapporti istituzionali all’interno dell’Unione europea.

Corruzione, concussione e induzione indebita: il sistema dei delitti di mercimonio della pubblica funzione dopo la riforma del 2012

La prima delle due schede che corredano questo numero del Menabò, scritta da Luca Bisori, è dedicata all’esame delle norme che regolano i reati dei pubblici ufficiali contro la Pubblica Amministrazione. Oltre che sull’antica distinzione tra concussione e corruzione la scheda si sofferma sulla nuova figura dell’induzione indebita, introdotta nel 2012, della quale sottolinea le possibili ambiguità.

La corruzione, la sua diffusione e i suoi costi. I problemi di misurazione e l’anomalia italiana

Le diverse modalità di misurazione della diffusione della corruzione, sottolineando le difficoltà che si incontrano a disporre di dati attendibili oltre che confrontabili a livello internazionale. Essi richiamano anche l’attenzione su un’apparente, interessante anomalia che i diversi indicatori della corruzione rivelerebbero per l’Italia.