Nella sezione dedicata ai Focus pubblichiamo interventi diretti a presentare in modo rigoroso ma non specialistico ciò che occorre conoscere per formarsi un’opinione informata su temi largamente dibattuti ma raramente conosciuti nei loro aspetti più importanti.
Pasquale Terracciano riflette sul merito ce si chiede in che termini una storia del merito possa contribuire a chiarire e indirizzare l’attuale dibattito sulla meritocrazia. Dopo aver enucleato alcuni snodi e alcuni problemi fondamentali di tale storia, Terracciano si sofferma su una specifica modalità di dibattito sulla giustizia e sul merito nella riflessione umanistica anche ricostruendo le vicende di Matteo Palmieri, figlio di uno speziale che assurse, intorno alla metà del 400, alle più alte cariche della Firenze medicea.
Antonio Peruzzi e Walter Quattrociocchi si occupano di (dis)informazione in periodi di opinioni polarizzate, presentando i risultati di un loro recente progetto sulle reazioni degli utenti Facebook ad alcuni articoli sull’immigrazione pubblicati dal Corriere della Sera. In particolare, i due autori danno conto dei contenuti e delle tecniche giornalistiche che più incidono sulla polarizzazione e rilevano che introdurre la realtà dei fatti smorzi la sfiducia nei confronti dei giornali, con effetti di limitazione della disinformazione proveniente da fonti dubbie.
Eleonora Maglia dopo aver ricordato l’importanza e l’attualità del tema della responsabilità sociale di impresa si sofferma su una attività poco conosciuta: il volontariato di impresa. Maglia illustra le caratteristiche di questa forma di responsabilità sociale di impresa e presenta i risultati di una ricerca condotta all’interno dei settori profit e non-profit. Nelle conclusioni l’autrice sostiene che il ruolo cruciale di aggregazione dei soggetti coinvolti potrebbe essere utilmente svolto dalle Fondazioni d’impresa.
Fabrizio Leone, si occupa di un recente saggio di Tim Wu, noto per la sua teoria sulla “neutralità della rete”, sul ruolo “costituzionale” dell’antitrust. Dopo aver richiamato episodi recenti che illustrano la rilevanza della questione, Leone sottolinea che secondo Wu l’antitrust dovrebbe essere non un mero controllore dei prezzi al consumo ma il garante della prevalenza degli interessi pubblici su quelli privati. Valutando questa posizione Leone sostiene che un punto debole di Wu è la mancanza di proposte politiche concretamente praticabili.
Emilio Colombo, Valentina Rotondi e Luca Matteo Stanca presentano i risultati di un’indagine empirica sugli effetti degli attentati terroristici sul benessere delle persone, oltre quelli drammatici sulle vite umane. Con riferimento agli attentati avvenuti in Francia, Belgio e Germania tra il 2010 e il 2017 gli autori trovano che all’indomani un attacco terroristico, il benessere e la felicità individuale in generale diminuiscono con varie conseguenze negative, tuttavia ciò non accade per gli immigrati musulmani e cercano di interpretare questo risultato non intuitivo.
Francesca Gallo, Anita Guelfi, Samanta Pietropaoli, Maria Elena Pontecorvo e Valentina Talucci fanno il punto sul mercato del lavoro italiano a 5 anni dall’avvio della ripresa economica, mettendo in luce i segnali di miglioramento ma anche i persistenti divari e le non risolte vulnerabilità. Le autrici si soffermano in particolare su alcuni fenomeni contraddittori legati al capitale umano e, tra i segnali positivi, richiamano l’andamento delle professioni più qualificate nelle imprese impegnate nella transizione digitale e nell’introduzione di innovazioni.
Annalisa Cicerchia, mentre è trascorso il primo semestre di Matera come capitale europea della cultura, ci ricorda che altre tre città italiane (Firenze, Bologna e Genova) hanno in precedenza ottenuto questo titolo, istituito nel 1985 dal Consiglio dell’Unione Europea, per valorizzare la ricchezza e la diversità delle culture in Europa e le caratteristiche comuni, accrescere il senso di appartenenza culturale dei cittadini europei e promuovere il contributo della cultura allo sviluppo delle città. Cicerchia presenta numerosi dati che aiutano a capire a che punto è Matera 2019.
Irene Ranaldi mette bene a fuoco la necessità sempre più impellente di una proposta turistica che sia rispettosa dei luoghi, dei paesaggi ed anche dei quartieri nelle città, per rispondere ad un turismo di massa che sembra ormai prescindere del tutto da una reale conoscenza e dal contatto con i siti visitati. Ranaldi riporta l’esperienza dell’Associazione Ottavo Colle a Roma che, per valorizzare i quartieri romani e le borgate storiche, organizza passeggiate volte a cogliere il valore non solo storico e artistico, ma anche sociale, del tessuto urbano attraversato.
Leonardo Ditta, completa la sua analisi del passaggio della presidenza brasiliana da Lula a Bolsonaro che ha acquistato nuovi motivi di interesse dopo la recente pubblicazione di intercettazioni che mostrerebbero l’esistenza di un disegno per escludere Lula dalla competizione elettorale del 2018. Ditta, ricostruisce le complesse vicende che hanno accompagnato il secondo mandato e l’impeachment di Dilma Roussef suggerendo che la loro spiegazione sta nell’intrecciarsi, quasi perverso, dell’elemento politico con la crisi economica.
Eleonora Maglia si occupa di Economia circolare, ossia il paradigma di sviluppo basato sull’ipotesi che -con opportuni interventi nei cicli aziendali- sia possibile, da un lato, progettare e realizzare beni a basso impatto ambientale e, dall’altro, utilizzare gli scarti di produzione in modo da massimizzarne il grado di utilizzo. Dopo aver illustrato i vantaggi della circolarità, Maglia sostiene che le piattaforme on-line sono uno strumento promettente per diffondere i progetti di Economia circolare tra le imprese italiane.