Nella sezione dedicata ai Focus pubblichiamo interventi diretti a presentare in modo rigoroso ma non specialistico ciò che occorre conoscere per formarsi un’opinione informata su temi largamente dibattuti ma raramente conosciuti nei loro aspetti più importanti.
Annalisa Cicerchia a proposito dell’impatto della pandemia sul mondo della cultura e delle arti commenta tre iniziative rivolte a mobilitare le organizzazioni culturali a sostegno del proprio pubblico nel periodo della chiusura di teatri, musei, cinema e sale da concerti: l’iniziativa del Consiglio Internazionale dei Musei per fornire indicazioni operative ai propri associati e al pubblico; l’indagine ‘Caro spettatore, come stai?’ promossa da alcuni professionisti della cultura e quella, a cura della Direzione Generale dei Musei, rivolta al pubblico di frequentatori abituali dei musei.
Teresa Barbieri sintetizza un recente rapporto dell’OCSE che prende in esame gli effetti che la pandemia da Covid-19 ha avuto e sta avendo sul settore dell’istruzione nonché quelli che potrebbe avere nel prossimo futuro. Il rapporto ricorda i diversi modi in cui il settore è stato messo duramente alla prova durante il lockdown e il ruolo che hanno avuto le risposte offerte dai vari paesi; inoltre, prospetta la preoccupante possibilità che l’istruzione, più di altri settori, possa risentire dei prevedibili problemi futuri di finanza pubblica.
Alessandra Cataldi, Mattia De Crescenzo e Bianca Giannini descrivono gli esiti principali del negoziato sul Recovery Fund, mostrando che l’accordo raggiunto ha una rilevanza economica e soprattutto politica. Gli autori rilevano, però, che l’efficace utilizzo delle risorse mobilitate dipenderà in modo cruciale da due fattori, uno europeo, relativo alla necessità di non imporre ai paesi membri vincoli eccessivi sull’utilizzo delle risorse, e uno nazionale, relativo alla capacità di proporre un Piano per la ripresa e la resilienza che sia ambizioso ma realizzabile.
Alessandro Pillittu analizza, alla luce di una recente sentenza della Corte di Giustizia Europea, il riaccendersi del conflitto legale tra Unione Europea e Stati Uniti per quanto riguarda il trasferimento e la tutela dei dati personali. La Corte ha giudicato non sufficiente la tutela offerta dal sistema giuridico statunitense imponendo un nuovo negoziato fra le parti ed aprendo la strada a sviluppi che potrebbero avere rilevanti ricadute economiche e geopolitiche.
assembraMenti è un movimento per la parità intergenerazionale nato durante l’emergenza sanitaria da Covid-19. L’articolo descrive la sua esperienza partendo dalle riflessioni sviluppate in un’inchiesta pubblicata per Pandora Rivista; in particolare, le autrici mettono in luce come le scelte economico-sociali del Paese abbiano generato una situazione di immobilismo sociale per gli under-35 in Italia. Inoltre, esse ripercorrono le varie attività di sensibilizzazione in cui il movimento è impegnato.
Gianluigi Coppola indica un legame tra il pensiero di Emanuele Severino sulla tecnica e la teoria economica mainstream. Per Severino oggi viviamo nel mondo della tecnica, che ha accresciuto il proprio peso nel corso della storia trasformandosi da mezzo a fine. Secondo Coppola un cambiamento simile si riscontra nella teoria della crescita economica che, nella versione mainstream dipende dal progresso tecnico ed è concepita non come un mezzo per il raggiungimento di un maggiore benessere sociale ma come un fine in se stessa.
Luigi Nelli analizza l’attuale assetto della politica economica in Francia e le risposte ai problemi posti dall’emergenza Covid-19 riconducendole alle loro radici storiche, che vengono individuate principalmente nell’affermarsi della nuova sinistra all’inizio degli anni ’80. Dalla sua analisi, Nelli desume che l’ispirazione neo-liberista delle politiche francesi non possa essere oggetto di pur temporanee revisioni, essendo funzionale al progetto di ridefinizione del quadro politico francese portato avanti da Macron.
Carmen Aina e Giorgia Casalone analizzano il rapporto fra ritardo nel conseguimento della laurea ed esiti sul mercato del lavoro in Italia e mostrano che prolungare gli studi universitari oltre la durata legale dei corsi di laurea comporta penalizzazioni persistenti nelle retribuzioni e nelle probabilità di occupazione, soprattutto per le donne e i laureati in discipline non tecnico-scientifiche. Da ciò le autrici deducono la necessità di intervenire sull’organizzazione dei corsi di laurea e sul finanziamento dell’istruzione terziaria.
Giulia Borri e Emanuela Struffolino presentano le misure di sostegno al reddito introdotte in Germania durante l’emergenza Covid-19, mettendone in evidenza luci e ombre. In particolare si soffermano sulla definizione della platea di potenziali beneficiari, sull’ambivalenza della combinazione di diversi strumenti, nonchè sulla copertura effettiva del bisogno di individui e famiglie, e sostengono che la maggior parte delle misure mirano al sostegno delle grandi aziende e dei consumi cosicchè, malgrado la generosità degli stanziamenti, rischiano di restare scoperte le fasce piú deboli della popolazione.
Annalisa Cicerchia commenta i risultati di un’indagine condotta dall’Istat presso le famiglie italiane per conoscere come hanno trascorso le loro giornate durante la Fase 1 dell’emergenza COVID-19. Dopo aver illustrato l’incidenza delle diverse attività, distinguendo le persone in base al genere e all’età, Cicerchia sottolinea le differenze con la precedente normalità, nonché l’accresciuta intensità delle pratiche culturali e creative e ne richiama le implicazioni per l’analisi dei divari sociali e digitali.