Dall’illusione meritocratica alla “limitata immeritocrazia”

Elena Granaglia sullo scorso numero del Menabò ha individuato 6 domande alle quali occorrerebbe dare una convincente risposta per porre su solide basi l’ideale meritocratico. Tutte le domande sono rilevanti, così come gli argomenti che Granaglia avanza in relazione a ciascuna di esse. La lettura dell’articolo ci ha sollecitato alcune riflessioni, che possono essere viste…

Per una legge sul salario adeguato in Italia: in favore dell’erga omnes salariale e contro il salario minimo legale

I termini del dibattito che si è ravvivato in Italia da qualche anno in materia di diritto al salario adeguato sono ormai noti ai lettori del Menabò; pertanto, non è il caso di richiamarlo in modo preciso. Posso dire che vi sono due soluzioni di fondo, seppur con diverse sfumature: da una parte coloro che…

Le scuole svedesi: Il sogno proibito di Milton Friedman*

Lisa Pelling dà conto delle preoccupanti trasformazioni della scuola in Svezia negli ultimi trent’anni: gli operatori privati hanno potuto accumulare guadagni considerevoli mentre le scuole pubbliche hanno perso alunni e, in una spirale viziosa, qualità educativa. Così è aumentata la discriminazione in base al reddito e all’etnia e si è ampliato il divario di istruzione tra figli dei ricchi e dei poveri, mentre si è ridotto il livello medio delle competenze. Purtroppo, conclude Pelling, questo modello fallimentare si sta estendendo.

Federico Caffè: le sue parole-chiave, la nostra gratitudine*

Maurizio Franzini torna a occuparsi di Federico Caffè e del suo pensiero, proponendo il testo della relazione tenuta alla Facoltà di Economia della Sapienza nella giornata di commemorazione del professore scomparso e di presentazione del Rapporto sullo Stato Sociale. Franzini individua alcune parole-chiave del percorso intellettuale di Caffè, di cui sottolinea la straordinaria coerenza e rilevanza anche per il presente, ricorda le sue eccezionali qualità di docente e anche l’importanza della musica nella sua vita.

Imposta su titoli obbligazionari, inflazione e sistema duale

Ruggero Paladini richiama l’attenzione su un possibile problematico effetto dell’inflazione sulla ipotesi, prevista dalla legge delega di riforma fiscale, di una tassazione proporzionale dei redditi da capitale. Infatti, l’inflazione determina su depositi e obbligazioni un peso maggiore rispetto agli altri redditi da capitale creando un problema per l’imposta proporzionale. Tale problema potrebbe, invece, essere meglio affrontato con un’imposta progressiva, come dimostra il caso olandese.

Opportunità e limiti del salario minimo legale: un raffronto europeo

Salvo Leonardi valuta le varie proposte avanzate in tema di salario minimo alla luce delle variegate esperienze nazionali che si distinguono soprattutto per la natura legale o contrattuale del salario minimo. Il quadro che ne emerge è complesso e non consente facili conclusioni. In particolare il salario minimo legale, pur avendo diversi pregi, non appare in grado di garantire la fuoriuscita dai bassi salari e dal lavoro povero se non è accompagnato da politiche di welfare, di stabilizzazione e controllo ispettivo.

Il denaro e la disparità di genere

Giovanna Paladino esamina le ragioni della problematica relazione tra le donne e il denaro guardando alla famiglia, dove spesso – anche involontariamente- l’educazione segue stereotipi di genere che favoriscono l’autonomia dei figli e la dipendenza delle figlie. Un’indagine campionaria mostra il ruolo cruciale della famiglia proprio nella preadolescenza e nell’adolescenza e la necessità per le madri di dare l’esempio, poiché la famiglia è il riferimento in materia di gestione del denaro per oltre il 90% degli adolescenti.

Un salario minimo anche per l’Italia? Spunti di riflessione dall’esperienza comparata

Emanuele Menegatti offre elementi di riflessione utili al dibattito in corso sull’opportunità di introdurre un salario minimo legale analizzando i meccanismi di fissazione del salario minimo in tre paesi che per ragioni diverse presentano aspetti di particolare interesse per il dibattito italiano. I tre paesi sono la Svezia, la Germania e il Regno Unito le cui esperienze appaiono utili non soltanto per valutare l’opportunità di un intervento legale sui minimi salariali ma anche per individuare le più opportune soluzioni regolative.

Vecchie e nuove asimmetrie: l’Europa di fronte alla guerra

Giuseppe Celi, Dario Guarascio, Jelena Reljic, Annamaria Simonazzi e Francesco Zezza sostengono che la guerra rischia di avere impatti asimmetrici sulle economie europee, per effetto della differente vulnerabilità rispetto alle produzioni energivore e della diversa dipendenza dalle fonti fossili e dalle importazioni russe. Di fronte al rischio che la guerra frammenti il sistema commerciale globale in due blocchi contrapposti, la sfida per l’Europa sarà triplice: sostenere i redditi, rafforzare i mercati interni e recuperare sovranità tecnologica e produttiva.