In questo numero del Menabò, Resta si occupa della controversia Apple-Corte Federale Usa; Paesani dello stato e delle prospettive dell’economia cinese; Filandri e Struffolino delle conseguenze della Legge di Stabilità sulla casa e le disuguaglianze; Alberti della storia di lungo periodo della disoccupazione in Italia. Fittipaldi interpreta il successo di Podemos; Barbieri e Bloise esaminano le caratteristiche dei lavoratori ricchi; Sardo si occupa dell’accordo Unione Europea-Regno Unito; Paparella esamina un recente Regolamento Europeo nelle sue implicazioni per la sovranità degli stati nazionali.
Più in dettaglio, Giorgio Resta si occupa della controversia nata con l’ordine imposto ad Apple da una corte federale statunitense di predisporre un software per ‘decriptare’ i contenuti dell’iPhone di uno degli autori della strage di San Bernardino. Resta, dopo aver ricostruito la vicenda, che si può considerare un “caso” difficile, richiama le principali basi normative a sostegno delle diverse posizioni e approfondisce le questioni giuridiche sottese alla controversia, ragionando sulle possibili implicazioni del modello della ‘decriptazione coattiva’.
Paolo Paesani prende spunto dalla forte instabilità nella quale si trova da alcune settimane la borsa cinese, seconda nel mondo per capitalizzazione, per analizzare le più generali tendenze negative dell’economia di quel grande paese. Paesani discute le cause di questo fenomeno e gli interventi adottati dalle autorità cinesi per limitarne l’impatto, sottolineando in particolare l’incertezza sulla tenuta del tasso di cambio e sul futuro dell’economia, nell’ambito di un quadro internazionale caratterizzato anch’esso da grande instabilità.
Manfredi Alberti analizza con lo sguardo lungo dello storico la disoccupazione in Italia, nel periodo compreso tra l’Unità e il nuovo millennio. Alberti richiama l’attenzione sui mutamenti del fenomeno nei suoi molteplici aspetti economici, sociali, politici e culturali e ripercorre le principali fasi della sua evoluzione. Alberti conclude sostenendo che osservare la disoccupazione in prospettiva storica permette di comprendere come essa sia un fenomeno strettamente legato all’affermarsi e all’evolvere del capitalismo.
Marianna Filandri e Emanuela Struffolino esaminano gli effetti sulla disuguaglianza delle misure sulla casa contenute nella Legge di Stabilità del 2016. Dopo aver ricordato che in Italia la proprietà della casa è molto diffusa e, quindi, ad essa non è sempre associato uno stato di elevata prosperità e benessere, le autrici mostrano come, estendendo alcune esenzioni ai proprietari, la legge di Stabilità riproduca un sistema di diseguaglianze basate sulla proprietà che condizionerà negativamente le opportunità di molte famiglie e dei loro figli.
Teresa Barbieri e Francesco Bloise, nella prima Scheda, esaminano una recente pubblicazione dell’OCSE che analizza le caratteristiche socio-demografiche e occupazionali dei cosiddetti “top-earner” in Europa, cioè di coloro che si trovano nel top 1 per cento della distribuzione dei redditi da lavoro dipendente. Barbieri e Bloise sintetizzano i risultati dello studio sulle caratteristiche dello status occupazionale e sull’importanza del titolo di studio e del genere, sottolineando gli elementi comuni ai vari paesi ma anche alcune significative differenze.
Davide Sardo, nella seconda Scheda, si occupa dell’ accordo raggiunto al Consiglio europeo di febbraio sulla posizione del Regno Unito nell’Unione europea. Dopo aver ricordato le richieste avanzate da Cameron, Sardo richiama i tratti salienti dell’accordo e valuta se e in che misura esso rappresenti un successo per Cameron. Inoltre, egli delinea la visione complessiva dell’Unione che traspare dalle richieste inglesi e si chiede se sia in contrasto con alcune generali tendenze di riforma dell’Unione in atto dallo scoppio della crisi.
Nella Rubrica Resoconti, Raffaella Fittipaldi si occupa della novità politica rappresentata da Podemos e dal suo successo in Spagna. Dopo averne ricostruito le origini, Fittipaldi fornisce una lettura di Podemos che tiene conto delle dimensioni della cultura politica, dell’organizzazione e della strategia rivendicativa e comunicativa. Quindi, chiedendosi perché e come questa nuova impresa politica abbia raccolto un così notevole consenso presso la popolazione spagnola, Fittipaldi abbozza il profilo di quello che definisce come un partito-movimento.
Infine, Elena Paparella dedica il suo Contrappunto alla proposta della Commissione Ue per un Regolamento volto ad introdurre i c.d. Structural Reform Support Programme (SRSP), per l’assistenza tecnica agli Stati membri che la richiedessero per attuare le riforme strutturali. Paparella solleva qualche dubbio sulla base giuridica adottata per il Regolamento e sostiene che si tratta di un’ulteriore – benché sommessa – diminuzione della sovranità statale, che utilizza ancora una volta l’argomento della necessità di competenze tecniche per ovviare all’assenza di procedure legittime e condivise di cessione della sovranità.
Per una disattenzione, nel precedente numero non abbiamo ringraziato il Milan food center for food law and policy per il contributo che ha dato alla realizzazione degli articoli sul cibo. Lo facciamo adesso, scusandoci per la disattenzione.
L’immagine è ripresa da Flickr