Questo numero del Menabò si apre con il contributo di Michele Grillo che, riflettendo sul rapporto tra guerra ucraina e transizione ecologica, sostiene che la dipendenza dal gas russo mina non solo il cambiamento ecologico ma la stessa costruzione europea e rende necessario procedere verso l’unione politica.
Pia Saraceno riflette sull’impatto che la guerra ucraina sta avendo e potrà avere sul processo di decarbonizzazione delle economie europee, sulle scelte che pone in materia di energia e sulle possibili ricadute sulla riforma delle regole fiscali europee.
Costanzo Ranci e Giovanni Lamura tenendo conto anche dell’impatto della pandemia e del PNRR e basandosi sulle proposte del Patto per un nuovo welfare per la non autosufficienza indicano le priorità della urgente riforma del long term care.
Emanuele Menegatti interviene nel dibattito sul salario minimo legale dando conto delle esperienze di Svezia, Germania e Regno Unito e indicando cosa può trarsi da esse per il miglior disegno di quella misura nel nostro paese.
Ruggero Paladini riconduce le difficoltà incontrate dalla delega fiscale alla contraddizione interna a diverse forze di governo tra favore per la tassazione uniforme dei redditi da capitale e avversione all’innalzamento di alcune aliquote necessaria per realizzare quella uniformità.
Annalisa Cicerchia basandosi sul recente Rapporto sul Benessere Equo e Sostenibile dell’Istat documenta il crescente stato di disagio dei giovani, dovuto all’aggravarsi di vecchi problemi e al manifestarsi di nuovi.
Nicola Salerno in tema di pensionamento flessibile confronta la soluzione che prevede il ricalcolo integrale del contributivo e quella che corregge solo la parte retributiva della pensione e avanza anche una propria proposta.
Patrizia Luongo presenta le tesi principali su come valorizzare il lavoro sociale in un contesto comunitario contenute nel libro Rammendare. Il lavoro sociale e educativo come leva per lo sviluppo di cui è autrice con Andrea Morniroli e Marco Rossi Doria.