Stefano Quintarelli, imprenditore seriale e già professore di sistemi informativi, servizi di rete e sicurezza. Fondatore del primo ISP italiano, ha avuto un ruolo primario nella creazione e nello sviluppo dell'ecosistema Internet italiano.È stato membro del Parlamento italiano nella XVII legislatura, membro della Commissione dei diritti di Internet della Camera dei Deputati, leader dell'intergruppo parlamentare per l'innovazione tecnologica. È membro del comitato scientifico di Bollati e Boringhieri e della Fondazione Leonardo, contributore ricorrente alla Pontificia Accademia delle Scienze, presidente del comitato di indirizzo dell'Agenzia digitale italiana, membro del gruppo di esperti di alto livello sull'intelligenza artificiale della Commissione europea e membro del comitato guida del UN-Sustainable Development Solutions Network. Autore di numerosi articoli e contributi e relatore in diverse conferenze su tecnologia digitale, regolamentazione e concorrenza; il suo interesse è l'intersezione tra tecnologia, regolamentazione e mercati.

Il capitalismo immateriale e l’ascesa della ‘info-plutocrazia’

Stefano Quintarelli propone alcune delle tesi principali contenute nel suo recente volume ‘Capitalismo immateriale’ che analizza le conseguenze sociali ed economiche dell’espandersi della dimensione immateriale dei processi produttivi. In particolare, Quintarelli sostiene che al tradizionale conflitto tra capitale e lavoro si possa sostituire quello tra capitale e lavoro, da un lato, e informazione, dall’altro e avanza anche alcune riflessioni sulle possibili vie di uscita politiche dai rischi del capitalismo immateriale.