Salvo Leonardi, Ph.D. in Diritto dell’economia e ricercatore in relazioni industriali presso la Fondazione Di Vittorio, è autore di numerose pubblicazioni, fra le quali Salario minimo e ruolo del sindacato: il quadro europeo fra legge e contrattazione, in “Lavoro e Diritto”, n. 1/2014; Italy (con R. Sanna) in M. van Klaveren et al. (eds), Minimum Wages, Collective Bargaining and Economic Development in Asia and Europe. A Labour Perspective, Palgrave, 2015; Trade Unions in Italy: pluralism and resilience (con R. Pedersini), in J. Waddington (ed.), Trade Unions in the EU, Peter Lang, in corso di pubblicazione.
Salvo Leonardi valuta le varie proposte avanzate in tema di salario minimo alla luce delle variegate esperienze nazionali che si distinguono soprattutto per la natura legale o contrattuale del salario minimo. Il quadro che ne emerge è complesso e non consente facili conclusioni. In particolare il salario minimo legale, pur avendo diversi pregi, non appare in grado di garantire la fuoriuscita dai bassi salari e dal lavoro povero se non è accompagnato da politiche di welfare, di stabilizzazione e controllo ispettivo.
Salvo Leonardi si occupa di salario minimo. Dopo aver ricordato che l’Italia è fra i pochi paesi in cui i minimi sono fissati dai Contratti Collettivi e che precarietà e contratti “pirata” stanno indebolendo la copertura di tali contratti, Leonardi si occupa del disegno di legge del M5S che prevede un erga omnes limitato alla parte salariale e sostiene che tale idea, pur perseguendo un obiettivo condivisibile, è gravida di rischi, come quello di definire una soglia inferiore a quella prevista nella stragrande maggioranza dei CCNL.