Rama Dasi Mariani è un’assegnista di ricerca presso l’Università di Roma “Tor Vergata” e fellow della Global Labor Organization. Nel 2018 ha conseguito il dottorato in Economia Politica presso la Sapienza Università di Roma con una tesi sull’analisi degli effetti dei flussi migratori nei paesi di destinazione, tema che continua ad essere il suo principale interesse di ricerca. Come impegno divulgativo, collabora con il Menabò di Etica e Economia, dove scrive su temi di economia internazionale e mercato del lavoro.
Rama Dasi Mariani illustra un recente rapporto dell’ONU sulla mobilità internazionale delle persone durante il 2020. Dopo una breve ricostruzione delle misure adottate dai vari governi che hanno condizionato gli spostamenti internazionali, Mariani si sofferma sull’effetto che tali misure hanno avuto su alcuni gruppi di persone in particolare. Il quadro che ne emerge è piuttosto allarmante e, secondo Mariani, dovrebbe indurre a ripensare il futuro della mobilità delle persone in maniera più inclusiva.
Rama Dasi Mariani presenta i risultati dell’ultima edizione del Migration Observatory Report, un rapporto annuale sull’integrazione degli immigrati in Europa. Dopo aver brevemente descritto il concetto di integrazione socioeconomica, Mariani si sofferma su alcuni dati tratti dal rapporto che fotografano la condizione relativa degli immigrati al 2019. Nelle conclusioni, utilizzando le informazioni disponibili, prova a tracciare alcune ipotesi sugli effetti della pandemia in atto, derivandone previsioni allarmanti.
Rama Dasi Mariani riflette sul tema del ricollocamento dei migranti che necessitano di protezione internazionale nel momento in cui viene a scadenza EU-FRANK, il progetto che aveva lo scopo di migliorare le azioni di ricollocamento degli Stati membri dell’Unione Europea. Rileggendo due recenti rapporti relativi al progetto, Mariani sintetizza le esperienze passate e traccia le opportunità future. Il suggerimento conclusivo è di accrescere, per diverse ragioni, gli sforzi per orientare i flussi non verso le aree urbane ma verso le piccole realtà rurali.
Rama Dasi Mariani esamina la recente proposta di un nuovo accordo europeo sulle migrazioni che modifica il Regolamento di Dublino. Dopo aver richiamato i principi più importati di questo Regolamento, Mariani illustra le novità che si intende introdurre e la loro capacità di dare soluzione alle criticità a cui il vecchio accordo aveva portato. La sua conclusione è che la strada da percorrere per l’integrazione e la coesione è ancora lunga e questa proposta è soltanto un nuovo punto di partenza.
Rama Dasi Mariani riflette, alla luce di recenti vicende legate al lockdown, sul ruolo che i lavoratori migranti hanno nel mercato europeo e nei settori produttivi considerati essenziali. Mariani sottolinea come nelle condizioni attuali molti settori produttivi, in Europa, incontrerebbero – in assenza di profonde riforme – seri problemi senza i flussi migratori e conclude con la preoccupazione che al fenomeno possa non essere dedicata l’attenzione che la sua rilevanza richiede.
Rama Dasi Mariani, prendendo spunto dalla bozza del governo inglese sulle misure post-Brexit, si occupa di politiche migratorie, con lo sguardo rivolto non solo al presente ma anche al futuro e al passato. Mariani riflette sugli effetti economici dello spostamento delle persone tra i paesi, analizzando le complessità dei mercati e dei loro meccanismi di aggiustamento. Dopo aver esaminato tre diverse esperienze di politiche di controllo dei flussi, Mariani giunge alla conclusione che la storia non si ripete quasi mai.
Rama Dasi Mariani dà conto della seconda edizione del convegno “DOS: identità, diritti, integrazione, dei giovani italiani Di Origine Straniera” svoltosi alla Sapienza lo scorso 8 aprile. Il convegno si è aperto con la proiezione del cortometraggio “Io sono Rosa Parks”, ed è proseguito con un dibattito sul tema dell’immigrazione, nel quale sono intervenuti esperti di diverse discipline. Sono stati anche presentati i risultati di un’indagine sul tema, condotta presso gli studenti della Sapienza, che Mariani riassume in questo Focus.
Rama Dasi Mariani e Federico Nastasi si occupano dei porti della Sicilia, che sono il principale punto d’approdo dei migranti e che il Ministro dell’Interno ha dichiarato di voler chiudere, dal punto di vista del loro ruolo come luoghi di transito della gran parte dell’interscambio commerciale dell’Isola. In questa prospettiva, secondo i due autori, quei porti possono contribuire a rendere il Mediterraneo idoneo per costruire una convivenza pacifica e prosperosa e a favorire lo sviluppo economico della Sicilia.
Rama Dasi Mariani riflette sulle trasformazioni del lavoro in un numero crescente di settori determinate dalla tecnologia delle app. Lo spunto è una discussione svoltasi di recente di “Lavoretti. Così la sharing economy ci rende tutti più poveri”, il nuovo libro di Riccardo Staglianò. Mariani riassume le cause e le conseguenze del fenomeno, nonché le azioni necessarie per correggere i fallimenti del mercato associati all’economia delle app, soffermandosi in particolare sul monopolio delle informazioni e la possibilità di escludere dal mercato chi non utilizza i nuovi canali.
Rama Dasi Mariani analizza una recente ricerca di Alvaredo, Assovad e Piketty diretta a misurare il livello della disuguaglianza economica nell’area Medio – Orientale considerata nel suo insieme. Mariani sintetizza la complessa metodologia utilizzata dagli autori per superare il problema della scarsità dei dati e della loro limitata comparabilità e illustra i principali risultati raggiunti; in particolare, quello forse più sorprendente: il Medio-Oriente sarebbe la regione del mondo con la più alta disuguaglianza nei redditi.