Nadia Urbinati è Docente di Teoria politica nel Dipartimento di Scienze Politiche, Columbia University. Tra i suoi volumi più recenti, Io, il popolo (Il Mulino 2020) e I pochi contro i molti (Laterza 2020).

Ritorno al partito. A margine delle “Cronache” di Luciano Barca

Luciano Barca lasciò i DS, senza clamori, nel luglio del 1998. Il partito che Luciano lasciò era ben diverso da quello al quale si iscrisse nel 1945. Nadia Urbinati individua una differenza cruciale richiamando le Cronache di Barca, dalle quali emerge un’immagine del partito di massa della sinistra che, nonostante la solida dimensione ideologica e la forte organizzazione burocratica, aveva una notevole capacità di elaborazione. La pesantezza non lo rendeva un pachiderma ma un collettivo dinamico nell’ideazione di proposte, nella ricerca e nell’aggiornamento, oltre che capace di avanzare proposte innovative e originali, tra le quali primeggia l’eurocomunismo.

La classe media e l’individualismo della prateria

Nadia Urbinati muove dalla considerazione che lo stato della società economica e quello della società politica sono strettamente connessi e che una classe media ampia e sicura svolge la funzione di rendere più solida la democrazia. Tuttavia, sostiene Urbinati, le forze spontanee del mercato tendono a minare la sicurezza e la stabilità della classe media e ciò potrebbe avere conseguenze negative per la democrazia. Pertanto, l’intervento pubblico di stabilizzazione dell’economia può essere considerato necessario anche per dare solidità alla democrazia

Gli amici subdoli della democrazia

Nadia Urbinati, dopo avere ricordato che la crisi ha allargato le distanze tra ricchi e poveri si interroga sul rapporto tra democrazia e disuguaglianza. Urbinati sostiene che con la creazione della classe media è stato neutralizzato il pericolo che i poveri si ribellassero alla democrazia e avanza la tesi che oggi a minacciare, in modi diversi, l’ordine democratico potrebbero essere proprio i ricchi. Si darebbe, così, il caso che la democrazia debba preoccuparsi proprio di coloro ai quali assicura più vantaggi, che per questo possono essere considerati suoi subdoli amici.