Laura Pennacchi, economista, più volte eletta in Parlamento, è stata sottosegretario al Tesoro con Ciampi nel primo governo Prodi. È attiva nella Fondazione Basso e coordina il Forum Economia nazionale della Cgil. Ha pubblicato saggi per riviste e libri.
Laura Pennacchi rilegge, a 60 anni di distanza, la “Nota aggiuntiva” di Ugo La Malfa. La“Nota”, con grande nettezza, denuncia la persistenza, dopo il “Miracolo Economico”, di alcuni squilibri fondamentali che ancora oggi persistono e deprimono la capacità di investimento: lo squilibrio fra domanda interna e estera; quello nei flussi di migrazione dal Sud al Nord d’Italia e quello fra la crescita smodata dei consumi individuali privati e la carenza di consumi collettivi e di beni pubblici, quali la salute e l’istruzione.
Laura Pennacchi difende l’obiettivo della “piena e buona occupazione” a partire dalle donne e dai giovani non solo per ragioni di equità, ma anche perché da esso passa lo ”sblocco” della crescita per l’intera comunità nazionale. La prescrizione più importante per il governo è di non limitarsi a misure incentivanti volte a stimolare indirettamente la generazione di lavoro (incentivi fiscali, decontribuzioni, bonus, trasferimenti monetari, riduzioni del cuneo fiscale, ecc.) ma formulare “piani diretti di creazione di occupazione”.