Laureato in Scienze Politiche presso la Scuola Superiore Sant'Anna di Pisa

Produttività, mercato del lavoro e innovazione: evidenze e teorie a confronto

Iacopo Gronchi affronta il tema della stagnazione della produttività a livello globale, prendendo spunto da un recente articolo di Kleinknecht. Dopo aver passato in rassegna i fattori che la letteratura scientifica ha indicato quali potenziali cause di quella stagnazione, Gronchi, riprendendo le tesi di Kleinknecht e di altri studiosi, si concentra sul ruolo che può avere svolto il processo di liberalizzazione del mercato del lavoro, che negli ultimi decenni ha interessato la stragrande maggioranza dei Paesi.

Il lavoro secondo Amazon: rapporti “virtuosi” tra manodopera e dati

Iacopo Gronchi esamina il modello organizzativo di Amazon e mostra come le tecnologie legate all’Intelligenza Artificiale stiano dando vita, già oggi, a nuove forme organizzative ed a nuove condizioni di lavoro. In particolare Gronchi si sofferma sulle implicazioni che l’utilizzo dei big data ha sulle due forme di lavoro, la manodopera algoritmica e quella logistica, di cui l’impresa prevalentemente si avvale e mostracome il controllo monopolistico delle informazioni sia il fattore chiave nel determinare la natura e le condizioni di queste “nuove” forme di lavoro.

Mobilità interna e migrazioni internazionali: un recente Rapporto dell’Istat

Iacopo Gronchi esamina i dati contenuti nell’ultimo Rapporto ISTAT sulle migrazioni interne ed internazionali e sottolinea che quei I dati mettono in luce soprattutto tre fenomeni: la persistenza della dinamica migratoria inter-regionale lungo la direttrice Mezzogiorno-Centro/Nord; l’incremento tendenziale e la mutazione in termini di composizione dei flussi in ingresso di cittadini stranieri; l’aumento tendenziale dei flussi in uscita di cittadini italiani e, in particolare, dei giovani diplomati e laureati.

Futuro del lavoro e disuguaglianze secondo la Banca Mondiale

Iacopo Gronchi e Dario Guarascio analizzano il World Development Report 2019 della Banca Mondiale, che si occupa della relazione tra cambiamento tecnologico e diseguaglianze e individua nella “manutenzione” e nell’accrescimento del capitale umano la policy più idonea per limitare i rischi che le trasformazioni in corso pongono a lavoratori e imprese. Gronchi e Guarascio richiamano l’attenzione su alcuni aspetti critici dell’analisi della Banca Mondiale e sulle loro implicazioni per l’efficacia delle policies suggerite.

Un “Manifesto” progressista: il Rapporto Prosperity and Justice dell’IPPR

Iacopo Gronchi presenta i principali contenuti del Rapporto Prosperity and Justice – A plan for the new economy, recentemente pubblicato dalla Commissione sulla Giustizia Economica dell’IPPR. Il Rapporto ricostruisce la recente evoluzione dell’economia britannica, soffermandosi sulle dinamiche della disuguaglianza e, come sottolinea Gronchi, ha il pregio di non limitarsi ad analisi o proposte specifiche ma offre un quadro che, nella ricca parte propositiva, rappresenta un Manifesto al quale un rinnovato schieramento politico progressista può ispirarsi.

Organizzare i dati e le infrastrutture digitali come beni comuni: una proposta dalla Gran Bretagna

Iacopo Gronchi illustra un discussion paper recentemente pubblicato in Gran Bretagna dall’IPPR che contiene proposte innovative sull’opportunità di regolamentare le piatteforme digitali e sulle modalità attraverso le quali realizzare tale regolamentazione. Come chiarisce Gronchi la proposta si basa sull’idea che per far fronte agli effetti negativi – sociali, economici e politici – dalle c.d. piattaforme “universali” (Facebook, Alphabet, Amazon, Apple) occorra concepire i big data e le infrastrutture digitali come “beni collettivi”, per la cui tutela sono necessarie istituzioni dedicate.