Giuseppe Costa è professore ordinario di Sanità Pubblica presso la Facoltà di Medicina dell'Università di Torino e direttore della Struttura Complessa Direzione Universitaria Servizio Sovrazonale di Epidemiologia ASL TO3. I suoi interessi di ricerca includono l'epidemiologia sociale, l'epidemiologia del lavoro e la ricerca sui sistemi sanitari e la qualità delle cure. Ha coordinato diversi studi finanziati dal Ministero della Salute italiano sulle disuguaglianze di salute e ha rappresentato l'Italia nei principali network scientifici europei per il confronto delle disuguaglianze di salute.

Stime della speranza di vita e conseguenze sociali

Aldo Rosano e Giuseppe Costa dopo avere ricordato le difficoltà che pone la stima della speranza di vita, illustrano i diversi metodi che possono essere utilizzati per efettuare tale stima. Rosano e Costa si occupano poi degli effetti che la speranza di vita ha sulla valutazione della sostenibilità dei sistemi di welfare esaminando criticamente la relazione tra i cambiamenti della struttura demografica del nostro paese, da un lato, e la tendenza della spesa prevista per la previdenza, la sanità e l’assistenza sociale, dall’altro.

I baby boomer negli Stati Uniti invecchiano male? Una generazione perduta?

Giuseppe Costa e Morena Stroscia prendono spunto da un recente studio di Case e Deaton che mette in luce la tendenza al peggioramento della salute dei bianchi nordamericani di basso stato socioeconomico nati negli anni ’60 e ’70, soprattutto per cause legate al disagio (dipendenze, malattie epatiche e mentali). Costa e Stroscia analizzano criticamente la spiegazione offerta da Case e Deaton, che è incentrata sulla scarsa capacità di questa generazione di affrontare il peso dell’insicurezza socioeconomica associata ai periodi di crisi.