Gianluigi Nocella ha conseguito il dottorato di ricerca in economia nel 2014 presso “Sapienza” Università di Roma, trattando nella sua tesi diversi aspetti della crisi dell’eurozona. Attualmente è esperto dell'Ufficio parlamentare di bilancio. Dal 2012 al 2016 è stato funzionario presso il Ministero dell'Economia. È autore di varie pubblicazioni su riviste scientifiche nazionali ed internazionali.

Debito pubblico, BCE e UE: il presente (e il futuro) alla luce del passato – Seconda parte

Gianluigi Nocella completa l’analisi, iniziata sullo scorso numero del Menabò, dell’impatto che la gestione della crisi a livello europeo potrà avere sulla finanza pubblica. Nocella sostiene, in particolare, che il dibattito sugli strumenti da attivare a livello UE risente delle persistenti contrapposizioni Nord-Sud sulla condivisione del rischio, a loro volta riflesso della polarizzazione delle preferenze politiche nei diversi paesi, e dubita che il pacchetto di iniziative in discussione sarà adeguato alle proporzioni di questa crisi.

Debito pubblico, UE e BCE: il presente (e il futuro) alla luce del passato – Prima parte

Gianluigi Nocella partendo dalla considerazione che gli interventi di finanza pubblica sollecitati dalla crisi COVID preludono all’accumulazione di un elevatissimo debito anche in paesi, come l’Italia, già interessati da tensioni, ragiona sul ruolo di alcuni elementi dell’assetto istituzionale europeo nel favorire l’emergere di quelle tensioni nell’ultimo decennio, su quanto esse pesino nella situazione attuale e su quanto sia essenziale e politicamente complicato superarle. Quella che segue è la prima delle due parti di cui si compone l’articolo.

Scienziati o crociati? Sull’incerta identità di (alcuni) macroeconomisti

Gianluigi Nocella si occupa dello stato dell’economia come scienza basandosi un recente articolo di Paul Romer, economista di grande prestigio, che è molto importante per numerosi motivi. Dopo aver brevemente ricostruito l’evoluzione della macroeconomia nel corso degli ultimi decenni, Nocella focalizza la sua attenzione sulla tendenza di molti a piegare le evidenze empiriche alle convinzioni teoriche e dà voce alla denuncia di Romer: dagli anni ’70 tra i macroeconomisti si è affermata una sorta di “tribalismo” che spinge a preferire i canoni della fede a quelli della scienza.

La produttività e la crisi della Grecia

Gianluigi Nocella, nella scheda che pubblichiamo nuovamente sul Menabò, affronta una questione cruciale, spesso al centro di accesi dibattuti ma tutt’altro che semplice: l’influenza della spesa pubblica sulla crescita economica. Dopo aver ricordato i limiti di molte analisi empiriche di questa relazione, Nocella esamina attentamente alcuni dati e presenta diverse correlazioni che aiutano a comprendere l’effettiva influenza spesa pubblica sulla crescita.