Prezzi dei beni energetici, inflazione inattesa e salari *
Francesco D’Amuri ricorda che, sospinta dai beni energetici (+46 %), l’inflazione ha raggiunto il 6% annuo, come non accadeva dal 1991, e che da 10 anni le retribuzioni nominali crescono nel settore privato più dell’inflazione, anche tenendo conto della componente energetica importata, che è un parametro di riferimento per i rinnovi contrattuali. D’Amuri sostiene che la politica fiscale può attenuare l’impatto della vampata dei prezzi dell’energia su quelli interni e sui salari reali e può compensare le famiglie più colpite, che sono le più povere.