Elisabetta Basile è professore ordinario di Economia applicata alla Sapienza, Università di Roma. Tra le sue più recenti pubblicazioni: “Capitalist Development in India’s Informal Economy”, Routledge, 2013 e "A Heterodox Analysis of Capitalism. Insights from a market town in South India", in Indian Capitalism in Development, a cura di B. Harriss-White e J. Heyer , Routledge 2014.

Esclusione sociale ed emarginazione in India

Elisabetta Basile completa la sua analisi dell’esclusione sociale in India prendendo il esame gli aspetti della deprivazione non considerati nelle stime della povertà di reddito. Da tale esame risulta che le categorie sociali più vulnerabili sono sempre più marginalizzate. Basile sottolinea che la crescita del reddito non ha promosso, in India, lo sviluppo umano e ciò è confermato dalla modesta performance dell’India nel raggiungimento degli Obiettivi di Sviluppo del Millennio. In realtà emarginazione e deprivazione si rafforzano reciprocamente.

Quanto è povera l’India?

Elisabetta Basile illustra le ragioni che sono alla base dell’incertezza nella stima della povertà nell’India contemporanea. Basile dopo aver ripercorso i numerosi cambiamenti nei metodi di stima intervenuti dal 1962, si sofferma sulla natura politica delle scelte del Governo indiano e ricorda che le stime del Governo relative al 2009/10 indicano che circa un terzo della popolazione indiana vive in condizioni di estrema deprivazione, un valore molto vicino a quello calcolato dalla Banca Mondiale

Perché il modello di sviluppo proposto dal partito fondamentalista indù è sbagliato per l’India

Elisabetta Basile si occupa dei risultati delle recenti elezioni in India e si interroga sulla possibilità che la ricetta proposta dal nuovo primo ministro, Narendra Modi, riesca a promuovere lo sviluppo del paese. L’esame dei problemi dell’India, da un lato, e dei risultati che Modi ha ottenuto applicando quella formula al Gujarat, lo stato in cui egli ha operato a lungo come Chief Minister, dall’altro, portano Basile a una conclusione negativa, sostenuta anche da una grande messe di dati.