Edoardo Di Porto è professore associato di politica economica presso l’università Federico II di Napoli, fellow del Center for Studies in Economics and Finance (CSEF) e ricercatore affiliato presso Uppsala Center for Fiscal Studies (UCFS). Attualmente in aspettativa è dirigente presso la Direzione Centrale Studi e Ricerche (DCRS) INPS dove si occupa attivamente del programma VisitInps Scholars. Le idee e le opinioni espresse nei suoi articoli sono da attribuire esclusivamente all'autore e non investono la responsabilità dell’Istituto di appartenenza.
Edoardo Di Porto e Cristina Tealdi si chiedono se la flessibilità dei contratti a tempo determinato incide sulla probabilità che vangano trasformati in contratti permanenti. Il risultato che raggiungono è che quella probabilità si riduce se i contratti temporanei sono più flessibili con effetti negativi sui salari anche nel medio periodo. Ciò penalizza i giovani che entrano nel mercato del lavoro con contratti flessibili a tempo determinato e richiede riforme specifiche che altri paesi, come la Spagna, stanno attuando.
Edoardo Di Porto, Paolo Naticchioni e Vincenzo Scrutinio presentano i principali risultati di una loro analisi diretta a valutare i costi, in termini di contagi e morti, del proseguimento delle attività economiche considerate essenziali nelle prime fasi della pandemia. Secondo gli autori al crescere del numero di lavoratori essenziali crescono anche contagi e decessi ma con effetti eterogenei tra settori, la conoscenza dei quali è cruciale per disegnare al meglio politiche complesse come i lockdown in una pandemia.