Domenico (Mario) Nuti e’ Professore Emerito di Sistemi Economici Comparati, Facolta’ di Economia, Sapienza Universita’ di Roma.
E-mail: dmarionuti@gmail.com.
Website: https://sites.google.com/site/dmarionuti/
Blog “Transition” https://dmarionuti.blogspot.com/
Mario Nuti nel bi-centenario della nascita di Marx parte dalla considerazione, paradossale, che nel Manifesto Comunista si trova un elogio del capitalismo che, però, per Marx aveva molti difetti: sfruttamento del lavoro, instabilità, disoccupazione, crisi. Nuti sostiene che Marx ha trascurato l’imprenditorialità e il rischio, nonché le capacità di aggiustamento automatico dei mercati e che è errato il suo determinismo economico. La sua previsione del progressivo immiserimento relativo del proletariato si è invece rivelata corretta.
Domenico Mario Nuti, nella seconda parte della sua riflessione, illustra i vantaggi e i costi dell’eliminazione dei confini interni all’area di Schengen, sostiene che tale eliminazione è stata meritoria ma prematura e incompleta, considera le cause delle accresciute pressioni migratorie e traccia una netta distinzione tra rifugiati e migranti economici, mostrando le sue perplessità su una politica di migrazioni senza frontiere. Nelle conclusioni Nuti elenca 7 condizioni che ritiene necessarie per il mantenimento di Schengen.
Domenico Mario Nuti nella prima parte di un articolo che proseguirà sul prossimo numero del Menabò ripercorre l’evoluzione, i vantaggi e i costi dell’eliminazione dei confini interni all’area di Schengen (1985), che considera meritoria ma prematura e incompleta, con svantaggi aggravati dalla divergenza dei paesi membri e dalle politiche di austerità. Nuti documenta poi le crescenti pressioni migratorie che nel 2015 hanno indotto diversi paesi a ristabilire controlli, muri e barriere.