L’apprendista stregone nella accademia italiana
Daniele Archibugi muove dalla considerazione che l’accademia italiana, pur screditata agli occhi dell’opinione pubblica, ancora genera talenti che trovano appetibili posti di lavoro all’estero e ad accrescere la propria presenza nelle pubblicazioni mondiali. Vi è, però, il problema – al centro del suo libro Apprendista stregone, cui Archibugi qui si richiama – di dotare i giovani studiosi oltre che di competenze disciplinari anche delle cosiddette soft-skills, cruciali per la loro affermazione professionale.