Cristina Duranti è direttrice della Good Shepherd International Foundation, ONG che sostiene progetti di protezione e promozione dei diritti umani in 37 paesi del mondo. Dal 2012 è anche presidente dell’Associazione Italiana Famiglie con Atresia Esofagea.

Eliminare il lavoro minorile dalla filiera del Cobalto nelle Repubblica Democratica del Congo è possibile: l’esperienza di Bon Pasteur

Cristina Duranti osserva che mentre cresce la domanda mondiale di cobalto, nelle miniere della Repubblica Democratica del Congo si consumano gravi violazioni dei diritti umani ad iniziare dal lavoro minorile. La fragilità del sistema e la corruzione rischiano di rendere inefficaci le misure dirette a mitigare questi problemi, contenute nel nuovo Codice Minerario. In questo contesto, Bon Pasteur sta realizzando a Kolwezi un intervento che coniuga protezione sociale e sviluppo comunitario offrendo alternative sostenibili al lavoro minorile dalle miniere.

Il cobalto, le nuove schiavitù e il modello Uber

Cristina Duranti ci ricorda che la città di Kolwezi, nella Repubblica Democratica del Congo, è la capitale mondiale del cobalto – minerale essenziale per le batterie di smartphone e auto elettriche – e sostiene che Kolwezi è l’esempio più eclatante di come la “maledizione delle risorse” coniugata con i meccanismi peggiori della globalizzazione possa devastare i diritti umani delle popolazioni locali. Le multinazionali dell’elettronica e dell’automotive dichiarano che la filiera da cui si approvvigionano per le batterie è pulita, ma Duranti mostra che la realtà è assai diversa.

Zuckerberg e i nuovi orizzonti del filantrocapitalismo

Cristina Duranti si occupa dell’iniziativa filantropica di Zuckerberg-Chan accolta in generale molto positivamente per l’entità della donazione e la giovane età dei due filantropi. Analizzando approfonditamente le caratteristiche di questa iniziativa, che ha pochi precedenti, Duranti si interroga sull’impatto che questa nuova forma di filantrocapitalismo potrà avere sulla politica, sul settore nonprofit americano e globale, e sulla capacità dei sistemi democratici di influire sulla redistribuzione dei redditi e delle ricchezze.

Ci vuole un villaggio per far crescere un bambino… e farlo uscire dalla povertà

Cristina Duranti racconta la drammatica realtà di Kanina, una comunità mineraria della Repubblica Democratica del Congo da cui proviene una grande quota della produzione mondiale di cobalto, di coltan e di rame. A Kanina è assente ogni forma di vita comunitaria e i bambini lavorano in miniera già a 3 o 4 anni. Duranti illustra un progetto che dal 2013 ha cominciato a ricostruire in questo villaggio il tessuto comunitario partendo dai bambini e, a distanza di un anno, ha qualche buona notizia da raccontare.