Chiara Ardito è ricercatrice presso la SCaDU Servizio Sovrazonale di Epidemiologia (SEPI) ASL TO3, docente di Statistica & Econometria presso l’Università di Torino, research fellow del LABORatorio Revelli, Center for Employment Studies e del Netspar, Network for Studies on Pensions, Aging and Retirement. I suoi principali interessi di ricerca riguardano il rapporto fra lavoro e salute, l’invecchiamento della forza lavoro, welfare, pensioni e valutazione delle politiche pubbliche.
Chiara Ardito, Fontana Dario, Nicolás Zengarini, Roberto Leombruni, Angelo d’Errico e Giuseppe Costa riflettono sulle possibili implicazioni redistributive di regole pensionistiche basate su una speranza di vita unica, a fronte delle note diseguaglianze sociali in salute e in longevità. Gli autori presentano i risultati di una loro analisi originale su dati INPS e SLT da cui risulta che, in Italia, le diseguaglianze nella speranza di vita alla soglia della pensione sono aumentate sia per gli uomini che per le donne.
Chiara Ardito, Fabio Berton, Lia Pacelli e Filippo Passerini valutano gli effetti a medio termine dei contratti a tutele crescenti. Esaminando le imprese piemontesi che impiegano fra i 9 e i 30 dipendenti essi trovano, tra l’altro, che contratti a termine sono stati trasformati in contratti a tempo indeterminato, che l’occupazione è cresciuta e, soprattutto, che la produttività è calata e i profitti sono aumentati. Concludendo, si chiedono se misure con questi effetti siano utili a un paese a produttività stagnante.
Chiara Ardito, Fabio Berton e Lia Pacelli presentano i risultati di una loro analisi degli effetti del Jobs Act sulla probabilità di essere assunti a tempo indeterminato. Gli autori trovano che tale probabilità è elevata solo quando il Jobs Act è accompagnato da generosi incentivi monetari all’assunzione e riguarda in particolare lavoratori poco specializzati. Nelle conclusioni gli autori si chiedono se questo esito è appropriato per i cronici problemi di crescita modesta e di produttività stagnante che affliggono l’Italia.