Economista, è socio GEI (Gruppo Economisti d’Impresa). Ha lavorato presso gli uffici studi di primarie banche italiane (UniCredit, Capitalia, Mediocredito centrale), occupandosi di economia industriale, politica economica e congiuntura e partecipando, anche in veste di coordinatore, a molte indagini sulle imprese. E' autore di numerosi articoli e pubblicazioni nel campo dell’economia e della politica industriale e dell’economia territoriale. Dal 2015 collabora al Rapporto annuale di finanza pubblica edito dal Mulino, a cura di G. Arachi e M. Baldini, sul tema delle infrastrutture.

Apprendere dal Corona virus: per un’idea diversa di benessere

Attilio Pasetto muovendo dalla considerazione che la salute e l’equilibrio ambientale sono beni più importanti della crescita fine a sé stessa, sostiene che la lezione da trarre dalla pandemia è che gli indicatori del Benessere Equo Sostenibile (Bes) debbano essere collocati sullo stesso piano del Pil al centro delle strategie di politica economica. Ciò richiede, tra l’altro, di combattere povertà e le disuguaglianze e che governi, istituzioni, cittadini, imprese adottino comportamenti responsabili.

La sostenibilità sociale e ambientale nelle imprese italiane: evidenze dal censimento sulle imprese dell’ISTAT

Attilio Pasetto, basandosi sui risultati del censimento del 2019 dell’Istat sulle imprese, esamina le misure adottate dalle imprese in tema di sostenibilità sociale e ambientale. Dalla rilevazione emerge che le buone prassi riguardanti la sostenibilità si stanno diffondendo, coinvolgendo due imprese su tre; tuttavia, sottolinea Pasetto, lo sforzo delle imprese si concentra sulle azioni correnti, mentre sarebbe auspicabile destinare maggiori risorse agli investimenti, specie in campo ambientale.