La lotta alla povertà in Europa: cause, evoluzione, politiche e obiettivi mancati

Chiara Mussida e Dario Sciulli richiamano l’attenzione su due fenomeni che hanno inciso sulla povertà in Europa nel periodo pre-pandemico: i) l’eredità della Grande Recessione che ha aggravato, e reso più persistente, la povertà aumentando la polarizzazione e impedendo di centrare gli obiettivi della Strategia Europa 2020; ii) l’aggravarsi del rischio di povertà delle famiglie con redditi medi alla nascita di un figlio. In entrambi i casi occorre intervenire, in particolare con politiche della famiglia.

Non c’è nascita senza madre

Francesca Angelini ricostruisce criticamente la vicenda relativa alle domande di trascrizione, in Italia, degli atti di nascita esteri di bambini nati da accordi di surrogazione di maternità, alla vigilia di un nuovo intervento delle S.U. della Cass., atteso a seguito del rinvio della Prima sez. civ. in cui si chiede di consentire, al giudice, il superamento del principio della verità di parto e il riconoscimento di atti di nascita riportanti i nomi del padre biologico e del genitore sociale.

L’impresa che innova dà sicurezza ai lavoratori*

Mauro Caselli, Andrea Fracasso, Arianna Marcolin e Sergio Scicchitano presentano i risultati di un loro lavoro sulla correlazione tra cambiamento tecnologico e insicurezza del lavoro percepita dai lavoratori. Gli autori trovano che nelle imprese che adottano innovazioni tecnologiche si riduce la job-insecurity percepita dai lavoratori e suggeriscono che questi ultimi interpretano l’attività innovativa come un segnale di salute dell’impresa. La formazione professionale riveste un ruolo cruciale per questo effetto rassicurante.

Lo stato di salute della sanità italiana

Tommaso Langiano e Paolo Di Loreto, alla luce dei dati contenuti nel più recente Rapporto sullo stato della salute in Europa, indicano i punti di forza e le criticità del nostro Servizio Sanitario Nazionale. Decisamente positivi sono i dati relativi alle condizioni generali di salute della popolazione mentre le più gravi criticità riguardano il finanziamento pubblico del SSN e la dotazione di posti letto e di personale sanitario. Su queste due criticità, sostengono gli autori, occorre intervenire con urgenza.

Diseguaglianze di mortalità, implicazioni e spunti per le politiche pensionistiche

Chiara Ardito, Fontana Dario, Nicolás Zengarini, Roberto Leombruni, Angelo d’Errico e Giuseppe Costa riflettono sulle possibili implicazioni redistributive di regole pensionistiche basate su una speranza di vita unica, a fronte delle note diseguaglianze sociali in salute e in longevità. Gli autori presentano i risultati di una loro analisi originale su dati INPS e SLT da cui risulta che, in Italia, le diseguaglianze nella speranza di vita alla soglia della pensione sono aumentate sia per gli uomini che per le donne.

Il solito vecchio metaverso

Marco Marucci dedica la sua attenzione a Metaverso, l’ultima spiaggia delle Big Tech che su di esso stanno investendo moltissimo. Si tratta di un universo parallelo, capace di unire servizi cloud e robotica, che può assicurare guadagni illimitati. Marucci sostiene che con Metaverso si riproporranno le stesse dinamiche di potere e disegualitarie del Web2.0 e che di fronte a questo pericolo i governi, ricordando gli errori del passato, dovrebbero intervenire per prevenire piuttosto che per curare.

Asili nido: il Pnrr da solo non basta, conta anche la cultura delle famiglie

Morales Sloop propone una riflessione sulla fruizione degli asili nido, mostrando come in Italia, ben più che in altri Paesi europei, è ancora limitato l’utilizzo delle strutture per l’infanzia. Gli sforzi dello Stato e dei Comuni per ampliare l’offerta si scontrano con una domanda limitata a causa del fatto che molte famiglie considerano insostituibile il proprio ruolo educativo e non lo delegano agli asili. Morales auspica che questo atteggiamento cambi e avanza alcune proposte per favorire il cambiamento.

Cile, la strada verso l’allegria è lastricata di ostacoli

Giuliano Toshiro Yajima commenta i risultati del secondo turno delle elezioni in Cile che hanno portato al governo Boric e una generazione apertamente critica verso la narrativa del “milagre” economico come conseguenza delle riforme liberiste degli anni della dittatura di Pinochet. Yajima illustra i pesanti lasciti di quelle riforme (un’economia finanziariamente fragile, strutturalmente disomogenea e profondamente diseguale) che rendono molto arduo il compito che attende il nuovo governo.