Menabò n. 145/2021

In questo numero del Menabò, Giorgio Alleva e Alberto Zuliani spiegano perché i dati diffusi quotidianamente sulla pandemia sono poco utili e quanto sia importante un contesto informativo coerente. Daniele Checchi, Maria De Paola, Giuseppe D’Achille e Francesca Fontanarosa presentano i risultati di una survey condotta da INPS sulle preferenze tra salute e lavoro da cui…

Forum sul recente rinnovo dei CCNL dei Metalmeccanici

Michele Faioli introduce un forum sul recente rinnovo del CCNL dei metalmeccanici nel quale intervengono, da diversi punti di vista, Vincenzo Ferrante, Matteo Luccisano e Matteo Verzaro che mettono in luce, tra l’altro, le novità del contratto, le sfide poste dalla digitalizzazione e dal lavoro agile, le prospettive sulla partecipazione dei lavoratori in azienda. Soprattutto dal forum emerge, come scrive Faioli, che il contratto indica una nuova direzione di marcia: meno legge, più contrattazione collettiva.

Incentivi, imprese e lavoratori: la necessità di una prospettiva

Irene Brunetti e Andrea Ricci, facendo uso di un campione rappresentativo di imprese italiane, esaminano la relazione fra le misure di agevolazione fiscale per gli investimenti e l’efficacia delle politiche di incentivo all’occupazione. Sulla base dei risultati emersi dall’analisi, gli autori segnalano che, per migliorare l’efficacia di misure attuate attraverso la leva degli incentivi, occorre sviluppare una strategia capace di intervenire in modo complementare sul versante delle imprese e su quello del lavoro.

Le pari opportunità di genere: una prospettiva ‘orizzontale’

Francesca Subioli, in relazione all’obiettivo della parità di condizioni competitive tra i generi presente nelle linee guida del Piano di Ripresa e Resilienza dell’Italia e ribadito da Draghi nel suo discorso al Senato, propone una riflessione sul significato delle pari opportunità di genere e sugli strumenti per conseguirla. L’autrice suggerisce di adottare una prospettiva “orizzontale” della questione di genere e di agire sinergicamente su welfare e mercato del lavoro per promuovere la conciliazione tra vita pubblica e privata.

Come riformare l’Irpef (prima parte)

Ruggero Paladini prendendo spunto dalle audizioni parlamentari in corso sulla riforma dell’Irpef, in un articolo diviso in due parti, illustra le principali questioni. La prima è che l’Irpef, che non è mai stata un’imposta su tutti i redditi, di recente ha perso altri redditi, passati a tassazione cedolare. Ora l’alternativa è tra il ritorno ad una imposta “comprehensive” e il passaggio al c. d. sistema duale, che lascia in Irpef solo il reddito da lavoro, dipendente o autonomo. In questo caso il problema è se trattare i redditi patrimoniali con imposte reali o con un’imposta personale.

Covid 19: i dati comunicati giornalmente sono utili per capire?

Giorgio Alleva e Alberto Zuliani discutono i limiti dei dati diffusi sull’epidemia, sottolineando come il rito quotidiano della loro comunicazione possa creare confusione. Il mix dei motivi per i quali i tamponi sono effettuati e l’inclusione recente dei test rapidi nel conteggio inficiano la lettura dell’evoluzione del contagio. L’indice Rt viene comunicato come se fosse deterministico. Il numero di decessi da Covid-19 è sottostimato. Manca un disegno organico che fornisca un contesto informativo coerente a sostegno delle decisioni.

L’iniqua (e miope) distribuzione mondiale dei vaccini (seconda parte)

Giuseppe De Arcangelis e Maurizio Franzini proseguono la loro riflessione sulla distribuzione dei vaccini a livello mondiale sostenendo, innanzitutto, che vi sono ragioni economiche e sanitarie che rendono conveniente anche per i paesi avanzati favorire l’accesso dei paesi più poveri ai vaccini. Quindi si soffermano sul problema decisivo della capacità di produrre vaccini a livello mondiale e di come esso avrebbe potuto essere affrontato. Infine, elencano una serie di azioni che potrebbero essere adottate per facilitare l’accesso ai vaccini da parte dei paesi più poveri.

Il covid19 e la percezione del trade-off tra salute ed economia

I governi si trovano a fronteggiare il più grave shock sanitario dell’epoca moderna prendendo decisioni difficili che devono bilanciare la salute pubblica con la salvaguardia dell’economia. Diversi governi hanno scelto di graduare diversamente tali priorità, ma non è chiaro se questo corrisponda alle priorità dei governati che, peraltro, potrebbero non avere chiare le idee sul trade-off tra economia e salute. Checchi, De Paola, Dachille e Fontanarosa presentano i risultati di una survey condotta da INPS in cui sono state poste alcune domande tese ad esplorare la coerenza delle preferenze espresse dagli intervistati, registrando una sostanziale incoerenza in metà delle risposte.

Pensionamento flessibile e sostenibile tra finanza pubblica, efficienza e benessere

Maria Cozzolino e Fernando Di Nicola intervengono sull’esigenza di garantire un pensionamento flessibile che assicuri efficienza economica e benessere. Dopo aver richiamato i diversi profili di costo del calcolo contributivo-attuariale e retributivo delle pensioni, gli autori propongono un deciso ampliamento della scelta dell’età di pensionamento sulla base di un calcolo contributivo, che nel complesso ridurrebbe il debito pensionistico implicito e comporterebbe nei primi anni maggiori costi di cassa modesti e sostenibili, pienamente compensati negli anni successivi.