Menabò n. 123/2020

Come i precedenti, anche questo numero del Menabò è interamente dedicato a questioni collegate al COVID-19. Gli otto contributi che lo compongono sono collocati nelle varie sezioni senza tenere conto della tradizionale distinzione tra articoli, contrappunto e focus. Marcello Basili e Maurizio Franzini indicano i principali problemi che, a loro avviso, suscitano preoccupazione e richiedono…

Misure di protezione sociale nell’emergenza COVID19: lezioni operative da altri contesti

Sara Pavanello e Savina Tessitore indicano sei lezioni operative che possono essere tratte dalle esperienze di paesi che hanno adeguato i propri programmi di protezione sociale in seguito a crisi o shock e che possono essere utili per i comuni e le regioni impegnati a sostenere i soggetti colpiti dall’emergenza COVID19, oltre che a stimolare l’economia locale. Le lezioni riguardano la scelta degli strumenti di protezione sociale, i criteri di individuazione dei beneficiari, le reti di protezione sociale informale, il lavoro lungo le filiere, la comunicazione, e l’accountability.

“La legge fondamentale dell’umanità è l’interdipendenza”. Implicazioni per i sistemi sanitari ai tempi del Covid-19

Elisabetta Magnani, dopo aver ricordato quanto siano rilevanti, sotto molteplici aspetti, le disuguaglianze di salute nel determinare gli effetti della pandemia da COVID-19, si sofferma sui rischi che pongono al mondo intero i sistemi sanitari dei paesi poveri, che possono essere visti come l’anello debole di una catena globale. Da ciò Magnani deduce, in accordo con alcuni appelli internazionali, l’urgenza di una politica di aiuti che permetta di intervenire a sostegno dei sistemi sanitari dei paesi più poveri.

Non lasciare indietro nessuno. Occupati e protezione sociale

Manlio Calzaroni interviene nel dibattito sui provvedimenti straordinari di tutela sociale resi necessari dal COVID1-9 e propone di misurare la vulnerabilità dell’occupazione privata di fronte allo shock pandemico in base a due distinte dimensioni: il grado di stabilità del contratto di lavoro e il grado di resilienza dell’impresa nella quale si è occupati. Secondo Calzaroni ciò permetterà di valutare la probabilità che hanno gli occupati di perdere il proprio posto di lavoro.

Perché il Covid-19 può aiutarci a superare l’etica del lavoro: l’ipotesi del Reddito Universale di Indipendenza

Franco Bonomi Bezzo trae dall’emergenza del COVID-19 lo spunto per proporre una possibile soluzione alle distorsioni economiche e sociali derivanti dall’attuale etica del lavoro: il reddito universale di indipendenza (UII). Bonomi Bezzo espone le ragioni per le quali l’UII può condurre all’emancipazione, dando a tutti la possibilità di scegliere se e come lavorare, che oggi invece manca a molti a causa delle precarie condizioni economiche o dal contesto socio-culturale.

Verso la Fase 2: preoccupazioni e precauzioni

Marcello Basili e Maurizio Franzini partendo dalla considerazione che l’Italia più di altri paesi si è fatta trovare impreparate di fronte all’epidemia da COVID-19 e ha affrontato l’emergenza con misure talvolta tardive e altre volte incomplete, indicano le principali questioni che suscitano le loro preoccupazioni in relazione al previsto avvio della cosiddetta Fase 2 e auspicano che si faccia saggio uso dell’essenziale principio precauzionale finora, purtroppo, del tutto trascurato.

Flessibilità e nuovi interventi: la Commissione europea in azione per arginare la crisi pandemica

Alessandra Cataldi, Mattia De Crescenzo, Germana Di Domenico e Bianca Giannini esaminano in dettaglio le principali misure adottate dalla Commissione europea per fronteggiare la crisi da COVID-19 e sostengono che la Commissione è intervenuta tempestivamente per contrastare la crisi, ma, d’altro canto, gli strumenti di cui essa dispone presentano chiari limiti, legati principalmente alla ridotta entità delle risorse disponibili. Inoltre, molte azioni dipendono dalle scelte politiche degli Stati membri.

Il privilegio del lavoro da casa al tempo del distanziamento sociale

Armanda Cetrulo, Dario Guarascio e Maria Enrica Virgillito affrontano il tema del lavoro agile in tempi di pandemia e forniscono una serie di evidenze circa il numero di lavoratori italiani che sono nelle condizioni di lavorare a distanza ed i rischi (di natura sanitaria o occupazionali e reddituali) a cui coloro che non possono lavorare da casa sono, in termini comparati, maggiormente esposti rispetto al resto della forza lavoro. Nelle conclusioni delineano le implicazioni della loro analisi per le politiche.

Sistema tributario e crisi da emergenza sanitaria: prime riflessioni

Bruno Bises sostiene che per affrontare le più serie conseguenze economiche dell’emergenza sanitaria (sostegno a attività produttive e lavoratori maggiormente colpiti, equa ripartizione dei relativi costi, sostegno generale alla ripresa economica) è essenziale un adeguamento del sistema tributario e indica gli interventi che considera più importanti – relativi alle imposte sul reddito, sul patrimonio e su consumi e servizi, nonché agli incentivi fiscali – e che nelle attuali condizioni potrebbero raccogliere il necessario consenso politico.