Menabò n. 114/2019

Questo numero del Menabò sia apre con l’articolo di Stefano Giubboni sulla recente legge n. 128/2019 riguardante tutela dei riders. Nel secondo articolo Marta e Simone Fana presentano la tesi principale del loro libro “Basta salari di fame”. Edoardo Di Porto e Paolo Naticchioni, nel terzo articolo, presentano, con riferimento alle visite medico-fiscali dell’Inps, una…

I riders e la legge

Stefano Giubboni analizza e commenta le regole recentemente introdotte dalla legge n. 128/2019 a tutela dei riders delle piattaforme digitali. Riallacciandosi ad un suo precedente intervento pubblicato nel numero 101 del Menabò, Giubboni dà un giudizio sostanzialmente positivo sulle scelte compiute dal legislatore italiano, che in anticipo su altri Paesi, dove pure il fenomeno è più diffuso, opta per un modello di tutela largamente mutuato dall’apparato protettivo del lavoro subordinato, ancorché ad esso non del tutto sovrapponibile.

Basta salari da fame: le ragioni di un salario minimo

Marta e Simone Fana presentano un estratto del loro libro “Basta Salari da Fame” pubblicato da Laterza. Dopo aver presentato alcuni dati sull’evoluzione del mercato del lavoro italiano, da cui emerge la necessità di porre il tema del livello dei salari e, dunque, della lotta al lavoro povero al centro del dibattito di politica economica, gli autori sostengono che alla base delle tendenze in atto c’è lo squilibrio di potere tra imprese e lavoratori e concludono affermando che la ricomposizione del mondo del lavoro non può prescindere dalla rivendicazione di salari minimi più elevati.

Benefici pubblici nell’utilizzo dei dati personali: il caso delle visite medico fiscali

Edoardo Di Porto e Paolo Naticchioni valutano le conseguenze economiche dello spegnimento, per ragioni di tutela dei dati personali, del modello di data mining SAVIO utilizzato dall’INPS per indirizzare le visite medico-fiscali allo scopo di contrastare l’assenteismo. I due autori mostrano che spegnere SAVIO ha ridotto di molto l’efficacia delle visite e che ripristinarne la funzionalità consentirebbe alla collettività di risparmiare circa 8 milioni di euro l’anno. Questo tipo di analisi può consentire una valutazione più completa per il decisore pubblico dei costi e benefici della tutela dei dati personali.

Il fisco e le disuguaglianze: a proposito di un recente libro di Saez e Zucman (prima parte)

Ruggero Paladini nella prima parte di un contributo che proseguirà nel prossimo Menabò si occupa del recente libro di Saez e Zucman, concentrandosi sulla tesi secondo cui negli scorsi decenni in USA all’1% più ricco sarebbe andata un quota crescente non solo del reddito lordo ma anche di quello al netto delle tasse. Quest’ultima tesi è al centro di accesi dibattiti e di recente ha attirato anche l’attenzione dell’Economist. Paladini illustra i problemi da affrontare, tra cui quello della determinazione dell’incidenza delle imposte, e fornisce una valutazione articolata della tesi di Saez e Zucman.

Sulle transizioni energetiche: la nuova età del carbone

Barbara Curli osserva che, sebbene solitamente considerato un retaggio obsoleto della rivoluzione industriale, il carbone continua a essere al centro della scena energetica mondiale: nel 2013 i suoi consumi hanno toccato il picco storico, grazie soprattutto alla Cina, responsabile di oltre la metà dei consumi mondiali. Curli prende spunto da questi dati per un ragionamento generale sulla natura delle transizioni energetiche, su come esse procedano (per accumulazione piuttosto che per sostituzione) e sui fattori che storicamente ne hanno accelerato il percorso.

L’accesso ai servizi sanitari in Italia: difficoltà e strane preferenze

Roberto Fantozzi e Isabella Siciliani dopo aver ricordato che il nostro sistema di welfare è imperniato sulle prestazioni monetarie più che sull’offerta di servizi, richiamano l’attenzione su un risultato inatteso che emerge da recenti indagini dell’Istat. Da un lato le famiglie con bisogni insoddisfatti dichiarano di avere difficoltà a sostenere le spese necessarie; dall’altro molte di esse, pur avendo familiari con problemi di salute, dichiarano di non voler ricevere assistenza. L’interpretazione di questa preferenza può essere molto utile per migliorare l’assistenza pubblica.

Quando il metro conta più della misura: lo strano caso delle regole fiscali europee

Civil servant si occupa della significatività del rapporto tra debito pubblico e PIL. Dopo aver osservato che, essendosi accumulato nei secoli, il debito pubblico andrebbe rapportato al patrimonio accantonato nello stesso periodo di tempo e non al reddito di un solo anno, Civil servant sostiene che sarebbe comunque meglio confrontare il debito con le entrate fiscali, da cui provengono le risorse per la sua remunerazione e restituzione. Questo cambiamento suggerirebbe di ricorrere alla lotta all’evasione e all’espansione della spesa sociale, invece che all’austerity, per ridurre il debito.

Keynes e la politica economica al servizio della libertà

Paolo Paesani, prendendo spunto dalla nuova traduzione della Teoria Generale, curata da Giorgio La Malfa, riflette sull’attualità del pensiero di Keynes in materia di politica economica. Paesani si sofferma in particolare sull’idea keynesiana di ridurre la disoccupazione attraverso gli investimenti pubblici invece che attraverso la compressione dei salari, la quale anche oggi suscita molte preoccupazioni per i suoi effetti potenzialmente dirompenti sull’economia e sulla società.