Menabò n. 111/2019

Nel primo articolo di questo numero del Menabò, Guido Stazi riflette sui rischi derivanti dal potere economico dei giganti delle piattaforme digitali. Nel secondo articolo Roberto Tamborini argomenta contro le critiche mosse alle recenti decisioni della BCE dal gotha della finanza tedesca. Nel successivo articolo Francesco Bloise si occupa delle differenze geografiche nella trasmissione intergenerazionale…

Le disuguaglianze economiche in Italia durante il regime fascista

Giacomo Gabbuti, dopo avere osservato che con l’avvicinarsi del centenario della Marcia su Roma, si torna a parlare di fascismo non solo nei convegni di storia, sostiene che è particolarmente utile studiare il Ventennio anche dal punto di vista di un fenomeno al quale si sta cominciando a dare l’attenzione che merita: la disuguaglianza economica. Gabbuti presenta, al riguardo, nuove stime della quota dei salari sul reddito nazionale e dell’andamento dei redditi più elevati dai quali emerge la tendenza della disuguaglianza a peggiorare durante il Ventennio.

D-Istruzione di massa

Emiliano Mandrone richiamando i recenti, deludenti, dati dell’Invalsi sull’apprendimento degli studenti italiani, sottolinea la decisiva importanza dell’attenzione e delle risorse dedicate ai bambini in età precoce, in particolare a quelli che vivono in condizioni di severa povertà materiale e educativa. Mandrone porta a sostegno della sua tesi varie analisi ed esperienze a livello internazionale dalle quali emergono gli effetti positivi, per i singoli e per la società, di un sistema educativo che preveda misure di compensazione precoce degli svantaggi dovuti al background.

Il mercato librario italiano tra analfabetismo funzionale e ridotta accessibilità ai libri

Eleonora Maglia, prendendo spunto dalla recente celebrazione dei 150 dell’Associazione Italiana Editori, esamina i dati sul mercato librario e sulle abitudini di lettura degli italiani e richiama l’attenzione sul rischio di fenomeni di book desert e di analfabetismo funzionale. Dopo aver illustrato come le piattaforme on-line potrebbero promuovere l’abitudine alla lettura e, con essa, il progresso culturale, Maglia conclude sottolineando il contributo che la biblioterapia può dare al miglioramento della salute e, quindi, al contenimento della spesa sanitaria.

Hasta el Cuneo Fiscale Siempre!

Fabrizio Patriarca si occupa delle proposte del Governo sul cuneo fiscale, notando che siamo di fronte a una ripetizione di quanto accadde con i governi Prodi e Renzi: una delle prime preoccupazioni delle forze di Centro-Sinistra appena entrate al governo è intervenire sul cuneo fiscale. Dopo aver ricordato i costi e gli effetti delle iniziative dei Governi Prodi e Renzi, Patriarca sottolinea le differenze con le proposte oggi in discussione e enfatizza i possibili limiti, economici e politici, di tali proposte.

Il potere delle piattaforme digitali tra economia e politica

Guido Stazi mostra i tanti rischi per l’economia e per la politica che derivano dal potere accumulato dalle grandi piattaforme digitali, ormai divenute veri e propri stati paralleli. Stazi sostiene che, nonostante alcune inversioni di marcia in atto, occorre un più profondo ripensamento sul ruolo e sulle modalità di intervento dell’anti-trust; si tratta di un compito difficile, perché, prima ancora di conquistare il mercato, il monopolio ha conquistato le menti ma affrontarlo è essenziale per il buon funzionamento dell’economia e della democrazia.

Il populismo finanziario in Germania

Roberto Tamborini sostiene che l’attacco del gotha della finanza tedesca contro le nuove misure espansive della BCE, e la persona di Draghi, prova che non sono populiste solo le destre e sinistre antisistema. Quell’attacco cavalca le paure di un paese con sempre più pensionandi e pensionati e, inoltre, la pretesa di assicurare elevate rendite finanziarie nelle attuali condizioni economiche è incompatibile coi princìpi di politica monetaria seguiti da tutte le banche centrali. Tirare la BCE per la giacchetta in nome di un presunto interesse generale europeo è sterile e puerile.

La geografia della mobilità intergenerazionale: evidenze e possibili meccanismi

Francesco Bloise si occupa delle differenze geografiche nella mobilità intergenerazionale all’interno di singoli paesi. Dopo aver mostrato che il grado di mobilità intergenerazionale varia molto tra un’area geografica e l’altra in paesi molto diversi come gli Stati Uniti, il Canada e l’Italia, Bloise sottolinea che le divergenze geografiche nella mobilità intergenerazionale possono dipendere da numerose meccanismi, che potrebbero anche interagire tra di loro e la cui conoscenza può essere importante per definire migliori politiche di contrasto del fenomeno.

Tra scienza e politica: Taranto, area sacrificale, alla ricerca della giustizia ambientale

Lidia Greco si occupa della questione ambientale a Taranto. Dopo aver ricostruito lo storico rapporto tra industria e ambiente nell’area, Greco approfondisce i termini di un dibattito fortemente polarizzato nel quale si confrontano due posizioni portatrici di argomentazioni opposte ma entrambe costruite su contenuti tecnici e scientifici ai quali si affida il compito di generare consenso pubblico. Greco sottolinea, invece, la necessità di un discorso politico che affronti l’inestricabile legame tra modelli di produzione capitalistica, relazioni sociali di produzione e riproduzione e ambiente.