Menabò n. 90/2018

  Gran parte dei contributi contenuti in questo numero del Menabò sono tratti da lavori pubblicati nel recente volume Il mercato rende diseguali? La distribuzione dei redditi in Italia curato da M. Franzini e M. Raitano per Il Mulino. Dopo l’introduzione di Franzini-Raitano, pubblichiamo gli interventi di Guarascio-Pianta su tecnologia e disuguaglianza, di Bloise-Fantozzi-Raitano-Ricci sulla…

Routinizzazione delle mansioni e rischio di disoccupazione in Europa

Paolo Naticchioni e Claudia Vittori, presentano alcuni risultati di un lavoro con Bosio e Cristini, contenuto nel volume “Il mercato rende diseguali?”. L’articolo esamina il crescente processo di polarizzazione nel mercato del lavoro, che ha favorito la crescita delle occupazioni caratterizzate da mansioni di tipo non-routinario, cognitive e manuali, a discapito di quelle di tipo routinario e i risultati confermano che in Europa si è ridotta nel corso del tempo l’intensità delle mansioni routinarie e mostrano che gli addetti a tali mansioni sono esposti a un maggior rischio di disoccupazione.

Il mercato rende diseguali? Un’introduzione

Maurizio Franzini e Michele Raitano presentano l’introduzione al volume “Il mercato rende diseguali? La distribuzione dei redditi in Italia”, da loro curato e recentemente pubblicato da Il Mulino. Nel volume, a cui hanno contribuito in prevalenza studiosi membri del Centro di Ricerca Interuniversitario “Ezio Tarantelli” (Ciret), si analizzano le dinamiche e i meccanismi delle disuguaglianze di mercato – prima dell’azione pubblica redistributiva – in Italia e nei maggiori paesi occidentali e si riflette sulle principali politiche “predistributive” dirette a evitare che i mercati creino diseguaglianze molto elevate e inaccettabili.

Tecnologia e disuguaglianze di reddito

Dario Guarascio e Mario Pianta, sintetizzando il loro contributo al volume “Il mercato rende diseguali?” curato da M. Franzini e M. Raitano, approfondiscono la relazione tra cambiamento tecnologico e diseguaglianze di reddito. L’articolo pone l’attenzione sulla moltitudine di canali attraverso cui tale relazione si dispiega analizzando l’impatto della tecnologia sulla dinamica di profitti e salari, sulla distribuzione di questi ultimi tra lavoratori dotati di skill e livelli di istruzione differenziati ed esaminando l’interazione tra innovazione tecnologica, organizzativa e localizzazione delle produzioni.

L’andamento di lungo periodo della distribuzione salariale in Italia

F. Bloise, R. Fantozzi, M. Raitano e C.A. Ricci, facendo uso dei microdati del dataset amministrativo LoSaI dell’INPS, indagano l’evoluzione negli ultimi trent’anni della disuguaglianza delle retribuzioni da lavoro dipendente nel settore privato in Italia. Gli autori rilevano che i percentili della distribuzione dei salari (sia annuali che settimanali) hanno registrato, fra il 1985 e il 2014 andamenti divergenti, favorendo relativamente i più abbienti, e ciò si è riflesso in una netta crescita della disuguaglianza retributiva e nell’emergere di fenomeni di polarizzazione fra i cosiddetti working poor e working rich.

Complessità e finanza nell’estrazione della rendita. Commento a ‘Termites of the State” di Vito Tanzi

Giovanni Ferri commenta il volume di Tanzi, Termites of the State, soffermandosi sulla questione della crescente complessità e sulla disuguaglianza. Dopo aver tratteggiato il legame tra complessità e sistema finanziario, Ferri sostiene che esso determina un ampliamento della capacità di estrarre rendite con conseguenze per la disuguaglianza e ritiene necessarie azioni di ri-regolamentazione in grado di riportare il ‘capitalismo finanziario’ alla sua originaria vocazione ‘produttiva’, così ripristinando l’efficienza del sistema economico e sradicando le termiti di Stato.

La complessità e le Costituzioni. Commento a Termites of the States di Vito Tanzi

Chiara Goretti commenta le pagine di Termites of the State di Vito Tanzi dedicate alla qualità delle istituzioni e alle Costituzioni. Goretti arricchisce, facendo riferimento al processo legislativo in Italia, l’analisi delle conseguenze della complessità del contesto economico sulle scelte pubbliche; si chiede se formulazioni più dettagliate delle Costituzioni possano favorire l’efficace applicazione dei loro principi e, infine, invita a riflettere sul rapporto tra dettato costituzionale e sensibilità collettiva, considerando emblematica la vicenda dell’art. 81.

Organizzare i dati e le infrastrutture digitali come beni comuni: una proposta dalla Gran Bretagna

Iacopo Gronchi illustra un discussion paper recentemente pubblicato in Gran Bretagna dall’IPPR che contiene proposte innovative sull’opportunità di regolamentare le piatteforme digitali e sulle modalità attraverso le quali realizzare tale regolamentazione. Come chiarisce Gronchi la proposta si basa sull’idea che per far fronte agli effetti negativi – sociali, economici e politici – dalle c.d. piattaforme “universali” (Facebook, Alphabet, Amazon, Apple) occorra concepire i big data e le infrastrutture digitali come “beni collettivi”, per la cui tutela sono necessarie istituzioni dedicate.

Redditi da capitale e redditi da lavoro: quale influenza sulla disuguaglianza complessiva?

Teresa Barbieri e Francesco Bloise presentano alcuni risultati contenuti nel loro contributo al recente volume “Il mercato rende diseguali?”, pubblicato da Il Mulino e curato da M. Franzini e M. Raitano. Barbieri e Bloise analizzano l’importanza relativa delle diverse fonti di reddito – da capitale, da lavoro autonomo e da lavoro dipendente – nella spiegazione della complessiva disuguaglianza nei redditi di mercato, mettendo in luce sia importanti differenze tra paesi sia le tendenze in atto al loro interno.