La tassa sui robot: discutiamone

Maurizio Franzini riflette sulla cosiddetta “tassa sui robot” per far fronte al rischio di disoccupazione di cui si è discusso soprattutto dopo la favorevole presa di posizione di Bill Gates. Franzini dopo aver ricordato che la proposta è stata avanzata, e bocciata, nel Parlamento europeo, sostiene, anche richiamando studi recenti sugli effetti dei robot su occupazione e salari, che le reazioni generalmente negative verso la tassa sono basate su argomenti che non appaiono conclusivi e auspica che del problema da cui è nata la proposta si discuta al di fuori di opposti pregiudizi.

La mobilità sociale in Europa: nuove evidenze empiriche e suggerimenti di policy

Teresa Barbieri e Francesco Bloise esaminano un recente rapporto dell’Eurofound che analizza i livelli e le tendenze della mobilità sociale in Europa attraverso l’associazione tra lo status socio-economico dei genitori e quello dei figli da adulti. Barbieri e Bloise illustrano le metodologie utilizzate nel rapporto, sintetizzano i principali risultati raggiunti – mettendone in luce gli aspetti di novità, soprattutto nella prospettiva di genere – e elencano le principali politiche per l’uguaglianza delle opportunità.

L’incerta marcia della Cina verso la crescita inclusiva, tra houku e dibao

Michela Boldrini e Ludovica Galotto esaminano l’Economic Survey sull’economia cinese recentemente pubblicato dall’OCSE che contiene i primi dati disponibili sulla situazione in Cina ad un anno dal XIII Piano Quinquennale. Boldrini e Galotto mettono in evidenza come la Cina debba ancora affrontare diverse sfide decisive nella lotta alle disuguaglianze e debba rivedere anche talune sue istituzioni se vuole raggiungere entro il 2010 gli ambiziosi obiettivi di crescita inclusiva ed eliminazione della povertà che si è data.

Il grande esempio di un piccolo uomo sardo

Marina Cicolini ci fa conoscere la storia di Ovidio, anziano agricoltore/allevatore sardo protagonista di una vicenda giudiziaria per molti versi inusuale che nasce da un non frequente episodio di resistenza alle lusinghe della ricchezza. Ovidio possiede nelle vicinanze della spiaggia di Tuerredda, nel sud ovest della Sardegna, una piccola casa e una stradina che collega la piccola casa alla spiaggia. Un giorno qualcuno ha deciso che quella spiaggia fosse il luogo ideale per costruire un lussuoso resort. Ma Ovidio non la pensava così…..

Passione o interessi? Retoriche ed evidenze sulla ‘sharing economy’

Cristiano Codagnone mostra come sui costi e i benefici delle piattaforme della ‘sharing economy’ si confrontino discorsi retorici contrapposti e presenta le evidenze empiriche di cui disponiamo al riguardo, basandosi su un lavoro di ampio respiro condotto tra il 2015 e il 2016 per la Commissione Europea e diretto a fornire elementi per stabilire se e come regolamentare queste piattaforme. Codagnone sottolinea l’insufficienza di tali evidenze e considera paradossale che in democrazie liberali fondate sull’economia di mercato queste piattaforme operino in una zona grigia tra la legalità e l’illegalità.

La gig-economy e il “nuovo” lavoro occasionale

Valerio De Stefano e Janine Berg muovono dalla considerazione che nel nostro Paese si fa spesso confusione tra sharing economy e realtà di organizzazione del lavoro tramite strumenti tecnologici che, dietro una facciata di autonomia, spesso nascondono forme di lavoro dipendente esposte a numerosi abusi. De Stefano e Berg sostengono che la vera sfida consiste nel far sì che queste nuove realtà operino senza eludere le tutele del lavoro e che proprio la tecnología può fornire gli strumenti necessari per realizzare questo fondamentale obiettivo.

Industry 4.0 e la nuova centralità del lavoro operaio

Luisa Corazza si occupa delle modificazioni che “Industria 4.0” introduce nel modo di lavorare e sostiene che nelle nuove fabbriche, la prestazione di lavoro è sempre meno il frutto di direttive impartite dal datore di lavoro secondo un modello top-down e sempre più dipende da una progettazione che parte dalla creatività del lavoratore. Corazza illustra come queste trasformazioni si riverberano sul potere direttivo, cardine della subordinazione, e sulle competenze del lavoratore, richiedendo un ripensamento dell’assetto regolativo.

Uber: non solo taxi. La forza destabilizzante di una piattaforma

Dario Guarascio dopo una breve ricostruzione delle origini e le tappe salienti dello sviluppo di Uber, esamina l’impatto che sta avendo sul funzionamento dei mercati e delle istituzioni e sui rapporti di lavoro. Guarascio mostra che Uber, al pari di imprese che hanno come asset chiave del loro processo produttivo i Big Data, opera in una sorta di “terra di nessuno”, in continua ridefinizione, per la tendenza a oltrepassare i limiti della regolamentazione in materia di privacy, rapporti di lavoro e compliance fiscale.