Le molte ombre della proposta di decontribuzione strutturale

Michele Raitano discute la proposta di ridurre in modo strutturale il cuneo contributivo di 6 punti percentuali, pensata per incentivare le assunzioni con contratti a tempo indeterminato, per sostenere i consumi dei lavoratori e la previdenza integrativa, sottolineandone gli aspetti critici per la tutela dei futuri pensionati, per i costi a carico del bilancio pubblico e per gli effetti sulle scelte delle imprese. Secondo Raitano, così configurata, la decontribuzione potrebbe risolversi unicamente in una redistribuzione a favore delle imprese.

Gli incentivi che non incentivano

Civil Servant, riferendosi alla decontribuzione attuata con il Jobs Act, parte dalla considerazione che gli incentivi all’occupazione hanno dato risultati abbastanza modesti pur costando molto e sostiene che gli sgravi temporanei influiscono poco sulle decisioni delle imprese di espandersi perché queste dipendono dalla prospettive di lungo periodo. Quindi, secondo Civil Servant, gli incentivi dovrebbero concentrarsi sulle imprese in procinto ampliare la propria dimensione e quel che conta non è la loro generosità ma piuttosto la loro “qualità”.

Quer pasticciaccio brutto su l’ISEE

Ugo Trivellato esamina le argomentazioni con le quali il Consiglio di Stato, nel febbraio scorso, ha annullato alcune disposizioni del decreto sull’isee. Secondo Trivellato si tratta di argomentazioni fragili e l’esito delle sentenze sarà di danneggiare proprio i nuclei familiari con disabili, per i quali i ricorsi contro l’isee erano stati presentati. Trivellato sostiene che con l’annullamento si è creato un vuoto legislativo che rende necessaria una revisione non marginale dell’isee, per realizzare la quale occorreranno tempi molto lunghi.

“Il Mercato e l’Università (orgogliosamente) pubblica”: un commento all’articolo di L. Marattin

Marco Valente discute l’articolo pubblicato da Marattin sullo scorso numero del Menabò nel quale si proponeva l’uscita dell’Università dalla Pubblica Amministrazione per migliorarne l’efficienza e per ridurre il potere accademico. Valente contesta il fondamento teorico della proposta, sostenendo, in particolare, che l’ipotesi di superiorità del mercato nel caso dei servizi offerti dalle università non è giustificata dalla teoria. Inoltre, egli avanza proposte alternative che considera più pragmatiche e in grado di assicurare gli stessi obiettivi.

Menabò n. 40/2016

In questo numero del Menabò Raitano, Civil Servant e Fana-Raitano si occupano di aspetti collegati al Jobs Act e alla decontribuzione; Pagliani riassume la riforma dell’ISEE del 2015 e Trivellato critica le sentenze del Consiglio di Stato riguardante il trattamento dei disabili nel calcolo dell’ISEE; Valente discute criticamente le tesi di Marattin sulla riforma dell’Università;…

L’accordo UE-Turchia: dal burden-sharing al responsibility-shifting in materia migratoria

Daniela Vitiello illustra i tratti salienti del “deal” UE-Turchia sull’immigrazione così come è venuto strutturandosi, passandone in rassegna le principali criticità in relazione tanto alla forma prescelta, quanto al contenuto e agli obiettivi. Secondo Vitiello il deal è espressione di un ritorno all’intergovernamentalismo come motore del processo di integrazione europea, epifenomeno della crisi di governance dell’Unione, che si sostanzia nella crisi dei suoi principi fondativi e si riverbera sulla sua azione esterna.

Migranti

Andrea Segre partendo dalla sua esperienza di regista che si è molto occupato di migrazioni propone alcune riflessioni sul fenomeno, che ritiene dovrebbero essere di interesse per gli studiosi di questioni economiche e sociali. In particolare, Segre si chiede, da un lato, se non sarebbe stato più conveniente, da un punto di vista economico, utilizzare diversamente – magari realizzando anche un risparmio – le risorse destinate al sistema securitario costruito negli ultimi 15 anni e, dall’altro, quanto contino, nei calcoli costi-benefici, la volontà e le preferenze dei migranti.

La riforma dell’ISEE: linee guida e principali modifiche normative

Giulia Pagliani illustra sinteticamente le principali modifiche normative introdotte con la riforma dell’Indicatore della Situazione Economica Equivalente che sono entrate in vigore all’inizio del 2015. In particolare, Pagliani si sofferma sulle modifiche riguardanti sia la componente reddituale sia quella patrimoniale e descrive dettagliatamente le novità riguardanti il modo di tenere conto, ai fini del calcolo della situazione economica dei nuclei familiari, della presenza di soggetti disabili.

Il mio Egeo e quello dei migranti

Massimiliano Tancioni non scrive di economia ma racconta i suoi incontri con i migranti siriani e afgani nelle isole dell’Egeo, in cui naviga durante le vacanze. Tancioni racconta, soprattutto, di come sia cambiato l’atteggiamento degli abitanti di quelle piccole isole negli ultimi due anni, di fronte all’intensificarsi dei flussi migratori e all’aggravarsi delle condizioni di vita dei greci. Il suo sguardo dall’interno è pieno di attenzione per dettagli e personaggi che rivelano aspetti inediti e spesso paradossali della tragica realtà a cui siamo di fronte.