Menabò n. 25/2015

Mentre sono in corso di svolgimento nuovi, drammatici atti della vicenda greca, questo numero del Menabò si occupa principalmente del tema della costruzione dell’Europa sociale. Gli articoli di Frank Vandenbroucke, di Pier Carlo Padoan, di Raffaele Tangorra e di Stefania Gabriele sono tratti dai loro interventi al recente workshop sull’Europa sociale organizzato da “Etica e…

La scuola finlandese: eccellenza e uguaglianza di opportunità

Simone Vallone richiama l’attenzione sui successi della scuola in Finlandia sotto il profilo sia della performance degli studenti nei test internazionali sull’apprendimento sia della sua capacità di assicurare effettiva eguaglianza di opportunità agli studenti. Le ragioni di questo successo vanno ricondotte a un processo di riforma attento e coerente di cui Vallone ricostruisce gli aspetti principali

Poco Tfr in busta paga: prime evidenze e aspetti critici

Sergio Ginebri e Francesco Maglione commentano le prime evidenze sulle adesioni all’opportunità di anticipare il Tfr in busta paga, introdotta dall’ultima legge di stabilità. Le adesioni, per il momento, sono molto inferiori alle previsioni del governo e secondo i due autori la causa principale è il trattamento fiscale del Tfr anticipato, equiparato a una qualsiasi altra fonte di reddito, che rende non conveniente aderire anche a chi ha redditi inferiori a 15 mila euro, a causa degli effetti negativi sul calcolo dell’assegno al nucleo familiare e dell’ISEE

L’Unione Sociale Europea: idealismo ingiustificato o esito inevitabile?

Frank Vandenbroucke propone in questo articolo una sintesi del suo intervento al workshop sull’Europa Sociale organizzato da Etica e Economia, presso la Facoltà di Economia della Sapienza, il 17 giugno 2015. Il principale argomento è che la creazione di un consenso di base sul modello sociale europeo è diventata una necessità vitale per l’Unione Europea. Vandenbroucke esamina brevemente anche il Rapporto dei cinque Presidenti pubblicato alcuni giorni dopo il seminario e collega alcuni punti presenti in quel Rapporto con le tesi enunciate nel corso del seminario

Chi si preoccupa delle disuguaglianze e chi no

FraGRa riflettono su alcuni degli argomenti di chi non si preoccupa delle disuguaglianze economiche. L’occasione è offerta da un recente editoriale di Alesina sul Corriere della Sera. Gli argomenti esaminati da FraGRa sono quello secondo cui non occorre preoccuparsi delle disuguaglianze ma solo della mobilità sociale; quello per il quale le disuguaglianze creano incentivi essenziali per il benessere sociale e infine quello, spesso implicito, che l’alternativa alle disuguaglianze correnti è un’assoluta e immeritocratica eguaglianza

Il Social Investment in tempi d’austerity. Limiti e potenzialità di una strategia di investimento nel welfare

Andrea Ciarini si occupa di Social Investment chiarendo che esso poggia sulla possibile combinazione virtuosa tra modernizzazione del welfare, sostegno ai fattori della competitività e nuovi servizi di cura e conciliazione, politiche attive e investimenti in life-long learning a supporto della più ampia partecipazione al mercato del lavoro. Ciarini chiarisce anche come questo equilibrio, tutto giocato intorno ai fattori di offerta – molto di meno sulle componenti della domanda della domanda di lavoro – possa essere sfidato dalla crisi

La dimensione sociale nella strategia europea

Questo articolo del Ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan rappresenta il testo del suo intervento al workshop sull’Europa Sociale organizzato da Etica e Economia, presso la Facoltà di Economia della Sapienza, il 17 giugno 2015. Padoan, commentando la presentazione di Vandenbroucke, sottolinea l’importanza dell’ introduzione della dimensione sociale nell’Unione europea e illustra le difficoltà che occorre superare per realizzarla, soffermandosi in particolare sul ruolo cruciale della costruzione della fiducia reciproca tra gli Stati membri

Idee e politiche per la disuguaglianza: appunti sul Festival di Trento

Leonardo Bianchi e Stefano Filauro dedicano la loro scheda alla sintetica presentazione di alcune delle idee e delle proposte sulla disuguaglianze presentate al recente Festival dell’Economia di Trento da alcuni dei più autorevoli studiosi del tema. In particolare esaminano le tesi di Rodrik sulla distribuzione del reddito a livello globale e quelle di Autor sulle possibili ripercussioni delle nuove tecnologie e sintetizzano le proposte politiche avanzate da Stiglitz e Atkinson per contenere le disuguaglianze e promuovere la mobilità sociale

La lunga ricerca di una dimensione sociale per le politiche comunitarie

Raffaele Tangorra ripercorre le recenti politiche dell’UE, dal punto di vista della loro “dimensione sociale” e sostiene che all’ambizione di considerare lo spazio europeo come un “modello sociale” è sempre seguito un ripiegamento sulla mera dimensione economica e finanziaria. Tangorra sottolinea che con la Commissione Juncker la parola “povertà” è uscita dal lessico comunitario e anche se lo spostamento del focus dall’austerity all’investimento potrà avere con conseguenze positive sulla crescita, la parte più vulnerabile della popolazione sembra dimenticata

Le politiche sociali nell’Unequal Europe e le proposte dei Friends of Europe: un commento

Stefania Gabriele ricostruisce l’accidentato cammino dell’Europa sociale presentando dati che dimostrano significativi arretramenti in numerose variabili di rilevanza sociale, a iniziare da quelli sulla spesa per la protezione sociale. Nella prospettiva di un’inversione di tendenza, Gabriele esamina sia i vincoli che possono derivare da vari documenti europei sia alcune concrete proposte contenute nel rapporto dei Friends of Europe sulla Unequal Europe, in particolare quelle relative all’introduzione di reference budget e di spending power