iXem Labs – Tecnologia per la sostenibilità

Daniele Trinchero illustra l’attività degli iXem Labs che sono un organo del Politecnico di Torino specializzato in comunicazioni senza fili in ambienti complessi. Trinchero racconta come tra il 2004 e il 2015 gli iXem Labs hanno realizzato sistemi di monitoraggio per accrescere sostenibilità e sicurezza dei processi produttivi e di trasporto. Contemporaneamente questa competenza è stata applicata alla realizzazione di progetti dimostrativi per portare connettività a banda larga in luoghi digital divisi, a cominciare dalla compagna piemontese, per arrivare alla Foresta Amazzonica e all’Oceano Indiano.

Esclusione sociale ed emarginazione in India

Elisabetta Basile completa la sua analisi dell’esclusione sociale in India prendendo il esame gli aspetti della deprivazione non considerati nelle stime della povertà di reddito. Da tale esame risulta che le categorie sociali più vulnerabili sono sempre più marginalizzate. Basile sottolinea che la crescita del reddito non ha promosso, in India, lo sviluppo umano e ciò è confermato dalla modesta performance dell’India nel raggiungimento degli Obiettivi di Sviluppo del Millennio. In realtà emarginazione e deprivazione si rafforzano reciprocamente.

Riformare l’istruzione: un breve sguardo all’esperienza dei paesi OCSE

Elisabetta Segre illustra i principali risultati di un Rapporto dell’OCSE sulle riforme della scuola introdotte di recente nei 34 paesi aderenti all’OCSE. Segre classifica le riforme in base a tre macro-obiettivi: miglioramento dell’equità e dei risultati, miglioramento della qualità e governance del sistema, e nel suo commento sottolinea, in particolare, che in Italia, a differenza di altri paesi, sono mancate misure in grado di limitare l’impatto del contesto di origine sulla mobilità sociale; un difetto che la riforma in discussione non sembra in grado di correggere.

La deregolamentazione del lavoro e l’indebitamento privato in Europa: una correlazione “sospetta”

Massimo De Minicis richiama l’attenzione su una possibile causa della crescita dell’indebitamento privato nei paesi dell’Ue: la precarietà del lavoro. Al riguardo De Minicis esamina l’andamento dell’indice della protezione dell’occupazione, della quota di lavoratori temporanei e della qualità delle transizioni contrattuali e osserva che nei paesi dove i dati sono peggiori sotto questi aspetti l’indebitamento privato sembra essere cresciuto di più in rapporto al PIL. De Minicis conclude auspicando studi più approfonditi per verificare questa ipotesi.

A scuola con lo spoil-system

Stefania Gabriele richiama i punti principali della riforma della scuola attualmente in discussione e focalizza la propria attenzione sulla questione dell’assunzione dei precari e sui nuovi compiti attribuiti ai dirigenti scolastici, presentando in modo dettagliato le previsioni della riforma. Gabriele si sofferma poi sulla più generale prospettiva di introdurre una più intensa concorrenza nel sistema scolastico e mette in guardia dai rischi che potrebbero derivarne in termini di inclusione e mobilità sociale in un paese che già non vanta, sotto questi aspetti, risultati incoraggianti.

Il disegno di legge sulla “buona scuola”: qualche notazione alla luce del principio di legalità sostanziale

Carmela Salazar dopo avere messo in rilievo la varietà ed eterogeneità di norme contenute nel disegno di legge sulla “buona scuola” si sofferma in particolare sulla dibattuta questione del nuovo ruolo del dirigente scolastico e sulla sua autonomia. Salazar sostiene che al riguardo occorre tenere presente che l’autonomia scolastica deve rispettare il principio della legalità sostanziale e richiama la sentenza n. 115/2011 della Corte costituzionale che ha dichiarato l’incostituzionalità della disciplina sul “sindaco-sceriffo”.

Le pensioni nello Stato costituzionale

Stefano Giubboni esamina la recente sentenza della Corte costituzionale sull’illegittimità del blocco della perequazione automatica delle pensioni di importo superiore a tre volte il trattamento minimo INPS. Giubboni espone le ragioni per le quali ritiene che la sentenza della Corte sia sostanzialmente coerente nelle motivazioni e giusta nelle conclusioni, oltre che in linea di continuità con la pregressa giurisprudenza. In particolare, Giubboni sostiene che una diversa tecnica decisoria avrebbe spinto la Corte sul terreno delle scelte politiche riservate al legislatore.

L’inclusione delle attività illegali nel PIL e le politiche pubbliche

Michele Morciano torna sul tema già trattato nel Menabò dell’inclusione nel PIL delle attività illegali che danno luogo a uno scambio volontario nel mercato. L’occasione è la pubblicazione delle stime del PIL per il 2015 e il 2016 inclusive di queste attività. Morciano osserva che la volontarietà dello scambio non elimina il fatto che lo scambio volontario presuppone l’attività criminale di produzione di quei “beni” che lo stato deve contrastare. Ciò pone le politiche pubbliche per la crescita di fronte a una contraddizione, per superare la quale Morciano avanza una proposta.