Menabò n. 21/2015

In questo numero del Menabò, Aster illustra la situazione della Francia che Bruxelles sembra considerare il prossimo malato d’Europa; Tony Atkinson, Alessandra Casarico e Sarah Voitchovsky analizzano la presenza femminile tra i top income; Angelo Marano richiama l’attenzione sugli errori delle previsioni demografiche degli anni ’90 e sulle loro conseguenze; Cecilia Biancalana si occupa dell’astensionismo…

A rischio di austerity. La Francia vista da Bruxelles

Aster illustra il caso della Francia che, in base a molti indicatori, è uno dei Paesi dell’area dell’euro meno colpiti dalla crisi. Ciò nonostante, essa rischia, secondo le ultime valutazioni della Commissione europea, di essere sottoposta ai meccanismi correttivi della Macroeconomic Imbalance Procedure, a causa della scarsa competitività internazionale e del peggioramento di altri indicatori. Aster ricorda che per evitare questo rischio la Francia dovrebbe riformare rapidamente il mercato del lavoro e ridurre la spesa sociale

Il genere dei top incomes

Atkinson, Casarico e Voitchovsky si chiedono quante donne sono comprese nell’1% più ricco della popolazione e, innovando rispetto ad altri contributi, considerano oltre ai salari anche i redditi da capitale e da lavoro autonomo. I loro principali risultati sono che la presenza femminile è aumentata nel decile più ricco ma quando si sale di percentile, i miglioramenti scompaiono. Inoltre, nei paesi Nordici, solitamente i più virtuosi nelle statistiche di genere, la percentuale di donne nei top income non è più elevata che Regno Unito o in Spagna

Dal calo della popolazione al suo aumento. Una riflessione sulle implicazioni della revisione dei trend demografici

Angelo Marano muove dall’osservazione che contrariamente a quanto previsto negli anni ’90, la popolazione residente in Italia non è in calo ma in crescita, anche se rimane il problema dell’invecchiamento. Marano sottolinea che questi errori derivano dalla sottostima della natalità, della longevità e, soprattutto, dei flussi migratori e argomenta che sulla base di previsioni rivelatesi ex post lontane dalla realtà sono state adottate politiche piuttosto severe, soprattutto in ambito pensionistico

Regionali e astensionismo: cronaca di un risultato annunciato

Cecilia Biancalana trae spunto dalle prossime elezioni regionali per trattare il tema dell’astensionismo elettorale italiano. Dopo avere esaminato le diverse spiegazioni che sono state proposte per spiegare il fenomeno Biancalana riflette sul legame che sussiste tra l’astensionismo elettorale, da un lato, e sfiducia nei partiti politici, dall’altro e si interroga sulle ragioni per cui le elezioni regionali sono particolarmente soggette al rischio di astensionismo

Dalla Riforma alla Crisi: gli abbandoni universitari in Italia

Emanuela Ghignoni si occupa del fenomeno dell’abbandono degli studi universitari, esaminando in particolare la diminuzione di quel fenomeno verificatasi di recente, durante gli anni della Grande Recessione. Ghignoni si interroga sulla cause di questa diminuzione e verifica che essa sembra dipendere non dalla minore convenienza ad abbandonare gli studi a causa della crisi, ma dalla riduzione di iscritti che provengono dalle famiglie più povere, che sono a maggior rischio di abbandono precoce degli studi

Sempre più eredità: la ricchezza e le imposte di successione

Teresa Barbieri ricorda che in molti paesi la ricchezza ereditata costituisce una quota crescente della ricchezza totale e esamina l’orientamento dei paesi occidentali rispetto all’imposta di successione. Al riguardo utilizza l’ultimo rapporto di Ernst & Young: “Worldwide Estate and Inheritance Tax Guide 2014” e rileva una tendenza generale verso la riduzione, se non l’abolizione, dell’imposta di successione con ovvie implicazioni per la trasmissione tra generazioni delle disuguaglianze nella ricchezza e nei redditi

Quanto è povera l’India?

Elisabetta Basile illustra le ragioni che sono alla base dell’incertezza nella stima della povertà nell’India contemporanea. Basile dopo aver ripercorso i numerosi cambiamenti nei metodi di stima intervenuti dal 1962, si sofferma sulla natura politica delle scelte del Governo indiano e ricorda che le stime del Governo relative al 2009/10 indicano che circa un terzo della popolazione indiana vive in condizioni di estrema deprivazione, un valore molto vicino a quello calcolato dalla Banca Mondiale

Le nuove Camere del Lavoro

Tommaso Gianni presenta una interessante iniziativa che ha contribuito a realizzare a Roma: la creazione di tre Camere del Lavoro rivolte al Lavoro Autonomo e Precario. La ragion d’essere di tali Camere è non solo quella, per quanto importante, di fornire una tutela contrattuale a lavoratori che ne sono largamente privi. È anche quella di sperimentare nuove forme di partecipazione dei lavoratori in grado di coniugare mutualità e contrattazione, conflitto e solidarietà, in sintesi, di attivare pratiche sociali che possano costituire esempi di nuove modalità, partecipative e dal basso, di produzione

La leggenda delle disuguaglianze crescenti?

FrGRa si occupano di un recente articolo di Luca Ricolfi pubblicato sul Sole 24ore e basato su una ricerca condotta dalla Fondazione Hume, nel quale si sostiene che quella delle disuguaglianze crescenti sarebbe una leggenda. FraGRa concordano con Ricolfi che è impreciso affermare che la disuguaglianza è in crescita ovunque ma ricordano che gli studiosi del fenomeno non commettono questo errore. Inoltre essi esprimono le proprie perplessità su diverse affermazioni di Ricolfi e sul messaggio tranquillizzante rispetto alle disuguaglianze che sembrano trasmettere