La forza delle idee e quella degli interessi ai tempi del Crony Capitalism

Maurizio Franzini prendendo spunto dalla notizia che un ricercatore americano, sostenitore della tesi che il cambiamento climatico non esiste, ha ricevuto cospicui finanziamenti da imprese impegnate nella produzione di petrolio e carbone, propone alcune riflessioni sul rapporto tra idee e interessi. Ricordando la fiducia che Keynes e Weber avevano nella forza e nell’autonomia delle idee, Franzini si chiede se quella fiducia non rischi di essere meno giustificata nell’epoca del crony capitalism

Miracolo a Varano? Il ruolo della “Rete Politecnica” dell’Emilia-Romagna

Franco Mosconi illustra il nuovo sistema della formazione tecnica superiore lanciato dalla Regione Emilia-Romagna (“Rete Politecnica”) e mostra che i risultati straordinari, soprattutto in termini di occupazione, ottenuti in alcuni distretti/cluster devono molto alle più strette relazioni fra scuola e mondo del lavoro. Sulla base di questa esperienza, Mosconi sostiene che tutto il sistema-Paese – secondo in Europa per importanza della manifattura – dovrebbe convergere verso il modello tedesco imperniato sulle “Fachhochschule”

La riforma dell’immigrazione negli Stati Uniti e l’opposizione dei repubblicani. La corte federale del Texas sospende l’ executive action promossa da Obama

Il 16 febbraio 2015 il giudice della Corte federale del Texas, Andrew Hanen, ha sospeso l’executive action per mezzo della quale il Presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, intendeva tutelare dal rischio di espulsione circa cinque milioni di immigrati irregolari presenti nel Paese, pronunciandosi nel caso State of Texas et al. v. United States et…

Crisi e salute nell’Europa meridionale: il morbo dell’austerità

Stefania Gabriele esamina le principali conseguenze dei tagli alla spesa sanitaria in alcuni paesi dell’Europa Meridionale e dei conseguenti cambiamenti nel disegno del sistema di Welfare. In particolare, Gabriele sottolinea che in Grecia restano esclusi dai servizi sanitari i disoccupati di lunga durata e in Spagna vengono penalizzati gli immigrati e i giovani di più di 26 anni. Inoltre sono particolarmente preoccupanti i segnali di una riduzione della speranza di vita in buona salute in Italia e Grecia e l’aumento, in quest’ultimo paese, dei suicidi

Nè jus sanguinis né jus soli: a Malta (e non solo) vige lo jus pecuniae

Marilena Giannetti e Elena Paparella si occupano degli “immigrant investor programs”, cioè dei programmi che permettono di comprare lo status di cittadino, pagando un prezzo fissato dai paesi che li adottano (tra i quali vi è Malta, membro dell’UE). Giannetti e Paparella si soffermano sulle implicazioni morali, economiche e di tutela dei diritti che ha la singolare coesistenza, in molti paesi, di un libero mercato dei passaporti (per i ricchi ) e di crescenti barriere all’accesso (per i più poveri)

Imprenditori poveri di “capitale umano”: un (altro) deficit italiano

Francesco Ferrante e Daniela Federici si soffermano su un aspetto solitamente trascurato nel dibattito sulla fragilità e la frammentazione del sistema imprenditoriale italiano: l’adeguatezza del “capitale umano” degli imprenditori. I dati che essi presentano suggeriscono che i ridotti investimenti in istruzione e formazione effettuati nel nostro paese si riverberano anche sulle capacità imprenditoriali e sulle performance delle imprese. Per porre rimedio a questa situazione Ferrante e Federici sostengono che occorre prevedere programmi di educazione imprenditoriale

Il Fiscal Compact: quando la tecnocrazia va contro la matematica

Civil Servant muove dalla considerazione che molto si è discusso della ragionevolezza e dell’accettabilità delle regole europee sui deficit e i debiti pubblici e ben poco della concreta possibilità che le connessioni esistenti tra gli obiettivi oggetto delle due regole impediscano di raggiungerli entrambi. Civil Servant sostiene, invece, che il debito dipende quasi meccanicamente dal deficit e, quindi, che per raggiungere entrambi gli obiettivi sono necessari ulteriori strumenti di politica economica

Incentivi alle rinnovabili e prezzo dell’energia: quale relazione?

Susan Battles, Alessandra Cataldi e Pietro Zoppoli, dopo aver ricordato che l’Italia è uno dei Paesi europei che più ha incentivato le fonti energetiche rinnovabili, riportano i risultati di un recente studio secondo cui la produzione di energia elettrica da fonte rinnovabile ha contribuito a ridurre il prezzo all’ingrosso dell’elettricità. L’effetto degli incentivi è, però, variegato: nel caso dell’eolico la riduzione del prezzo dell’elettricità ha più che compensato il costo degli incentivi mentre, finora, l’opposto si è verificato per il fotovoltaico

Menabò n.17/2015

In questo numero del Menabò, Marilena Giannetti e Elena Paparella si occupano di un nuovo, singolare, mercato: quello della cittadinanza; Francesco Ferrante e Daniela Federici documentano il deficit di capitale umano di molti imprenditori italiani; Civil Servant richiama l’attenzione sugli ostacoli che le connessioni tra deficit e debito pubblico possono porre al rispetto delle regole…