Menabò n. 13/2014

Questo numero del Menabò si apre con un intervento di Fabrizio Barca  che, partendo da alcune vicende politiche recenti, commenta l’intervento di Seravalli e Schena sulla crisi dei partiti, pubblicato sui n. 11 e 12  del Menabò. Barca, riproponendo l’idea del partito-palestra e dello sperimentalismo democratico, riconosce che il  “governare sperimentando”  richiede che il personale politico…

Non mentire può convenire alla politica e ai cittadini

Fabrizio Barca, partendo da alcune vicende politiche recenti, commenta l’intervento di Seravalli e Schena sulla crisi dei partiti, pubblicato sui n. 11 e 12 del Menabò. Barca, riproponendo l’idea del partito-palestra e dello sperimentalismo democratico, riconosce che il “governare sperimentando” richiede che il personale politico rispetti la norma del “non mentire” e sostiene che vi sono incentivi perchè questo avvenga; inoltre, spiega l’importanza della partecipazione dei cittadini ispirata anch’essa alla norma – non utopica – del non mentire e del non essere arroganti.

I diritti sociali e il futuro dell’Europa

Gaetano Azzariti sostiene che il regresso della tutela dei diritti sociali in Europa è dovuto soprattutto alla debolezza della costruzione giuridica, che ha affidato quella tutela solo ai giudici. Questa strategia ha dato i suoi frutti ma la sua fragilità è emersa quando la rotta del diritto ha dovuto cedere il passo ai sacrifici imposti dalla congiuntura economica avversa e si sono cumulate decisioni in cui prevalgono altri “principi generali” del diritto comunitario, in particolare quelli legati ai meccanismi di stabilità. Azzariti ritiene necessario riaffermare, in linea con il costituzionalismo moderno, la superiorità dei diritti sui poteri, anche economici.

All’ombra della piramide: quando la multa (europea) conviene

Civil servant analizza la complessa procedura prevista in caso di mancato rispetto delle regole europee sui disavanzi di bilancio, mettendo in risalto, da un lato, l’estrema complessità di tala procedura e, dall’altro, la lievità delle sanzioni alla fine previste. Civil servant riflette sui problemi che sorgono a rispettare le regole quando la loro violazione comporta sanzioni deboli e confuse, come in questo caso, e, per di più, le regole appaiono a molti ingiuste e controproducenti.

Le politiche per la domanda nell’Annual Growth Survey della Commissione Europea: un riconoscimento formale?

Aster esamina l’Annual Growth Survey 2015, pubblicata da poco dalla Commissione europea. Dopo avere ricordato che si tratta di un documento importante, che apre il ciclo di governance europea, Aster ne analizza i contenuti soffermandosi sul ruolo attribuito alle politiche per la domanda nella complessiva strategia di crescita. L’analisi mette in evidenza, in particolare, la debolezza, e anche la limitata coerenza, degli interventi suggeriti per sostenere la domanda.

L’origine del capitale sociale

Albanese e Barone, muovendo dalla considerazione che capitale sociale e sviluppo economico sono connessi, si chiedono se sia convincente la diffusa tesi secondo cui le dotazioni di capitale sociale in ciascun territorio hanno profonde radici storiche e perciò sarebbero stabili nel tempo. Richiamando alcuni recenti contributi, Albanese e Barone sostengono che vi sono fattori in grado di modificare le dotazioni di capitale sociale e sottolineano l’importanza della loro individuazione per il disegno di politiche idonee a ridurre i divari di sviluppo.

Una nuova mafia nella capitale

Salvatore Lupo si interroga sull’opportunità di utilizzare il termine “mafia” in relazione alla corruzione politico-affaristica che ha investito la capitale. Dopo avere ricordato l’origine di quel termine, il suo successo planetario, la tendenza (contro cui si schierò anche Falcone) a usarlo in modo onnicomprensivo e a declinarlo al plurale Lupo sottolinea che i parametri utilizzati dagli studiosi per definire la mafia non necessariamente coincidono con quelli stabiliti dalla legge. E osserva che se quella guidata da Carminati non era una mafia, certamente voleva esserlo.

Oltre l’astensionismo: voto “strutturato” e voto d’opinione nelle elezioni regionali in Emilia Romagna

Fabrizio Patriarca confronta i dati delle elezioni regionali del 2014 e del 2010 in Emilia Romagna ponendo l’attenzione sulle preferenze ai singoli candidati dei vari partiti. In questo modo Patriarca distingue il “voto strutturato” – ovvero i voti di lista associati a una o più preferenze per i candidati – da quello di opinione – ovvero il voto alla sola lista, senza indicazione di preferenze – e fornisce elementi utili per comprendere l’astensionismo e per individuare le trasformazioni in atto nei vari partiti.

Rinnovare l’intervento pubblico: i nudge nell’esperienza inglese

Eugenio Levi analizza l’attività della Behavioural Insight Unit, istituita nel 2010 presso il Cabinet Office del governo inglese, diretta a suggerire innovativi interventi di policy basati sull’idea del nudge (spinta gentile), formulata da Thaler e Sunstein nel loro best- seller del 2008. Levi, dopo avere ricordato, le caratteristiche dei nudge illustra gli interventi suggeriti dalla Behavioural Insight Unit in ambiti quali la donazione degli organi, il pagamento delle multe e la ricerca del lavoro e ne valuta l’efficacia.

Lo sviluppo della Sanità Digitale in Italia: opportunità e ostacoli

Giuseppe Greco analizza lo stato dell’arte della Sanità Digitale nel nostro Paese. Dopo aver ricordato il ruolo degli investimenti ICT per la crescita dell’efficienza e dell’efficacia del SSN, Greco si sofferma sulle ragioni del ritardo italiano, evidenziando la mancanza di una governance di sistema e di una strategia architetturale complessiva, soprattutto in merito al Fascicolo Sanitario Elettronico e alla Telemedicina. Ma la recente “Strategia Crescita Digitale 2014-2020” del Governo può costituire un cambio di passo.