Alcune conseguenze dell’inclusione delle attività illegali nel Pil

Morales Sloop descrive le nuove regole (ESA-2010) per il calcolo del Pil e quelle relative alla decisione di contabilizzare nel Pil di tutti i Paesi Europei le attività illegali legate al traffico di sostanze stupefacenti, alla prostituzione e al contrabbando di sigarette e alcol. Egli offre anche una valutazione dell’impatto che si potrà avere sul Pil, delle conseguenze che ne deriveranno per i deficit ammissibili in base alle regole europee e del probabile aggravamento della comparabilità internazionale dei Pil dei diversi paesi.

menabo etica economia 7 2014

Menabò n.7/2014

Questo numero del Menabò, il primo dopo la pausa estiva, si apre con un contributo di Ugo Pagano che, esaminando criticamente alcuni recenti contributi sul tema, illustra i complessi rapporti che intercorrono tra istituzioni e sviluppo economico e ne mostra l’importanza per comprendere la storia del Mezzogiorno. In particolare, Pagano sostiene che all’affermarsi di un’istituzione…

La conoscenza che gira intorno

Anna Natali ci ricorda che la conoscenza tacita dei luoghi periferici sta cambiando e va ripensata. Sempre più spesso le comunità includono persone di recente insediamento che mettono in circolazione nuove competenze, sensibilità e relazioni. Ne seguono effetti diversi. Tra i più interessanti, la capacità di attingere creativamente all’intelligenza contestuale dei luoghi per produrre nuove conoscenze e iniziative difficilmente riproducibili e trasferibili.

La scuola finlandese: eccellenza e uguaglianza di opportunità

Simone Vallone richiama l’attenzione sui successi della scuola in Finlandia sotto il profilo sia della performance degli studenti nei test internazionali sull’apprendimento sia della sua capacità di assicurare effettiva eguaglianza di opportunità agli studenti. Le ragioni di questo successo vanno ricondotte a un processo di riforma attento e coerente di cui Vallone ricostruisce gli aspetti principali.

La scuola, il merito e la competizione: alcune considerazioni sulla (nuova) riforma della scuola

Stefania Gabriele si occupa di scuola, in relazione al progetto di riforma presentato dal governo Renzi. Gabriele ricorda i punti principali di questo progetto e si sofferma sulle assunzioni degli insegnanti e la riapertura dei concorsi, da un lato, e sul ruolo (decisamente problematico) che il governo sembra orientato ad assegnare al “merito” non solo nelle carriere degli insegnanti ma anche nella complessiva governance del sistema, dall’altro.

All’origine delle istituzioni del Mezzogiorno

Questo numero del Menabò, il primo dopo la pausa estiva, si apre con un contributo di Ugo Pagano che, esaminando criticamente alcuni recenti contributi sul tema, illustra i complessi rapporti che intercorrono tra istituzioni e sviluppo economico e ne mostra l’importanza per comprendere la storia del Mezzogiorno. In particolare, Pagano sostiene che all’affermarsi di un’istituzione “estrattiva” come la Mafia non è stata estranea l’azione di un paese con istituzioni “inclusive” come l’Inghilterra.

La società “accogliente”: le mafie nelle regioni del Centro e Nord Italia

Rocco Sciarrone, basandosi sui risultati di un’ampia ricerca, critica l’idea che l’espansione territoriale delle mafie possa essere interpretata come un “male” che aggredisce un corpo sano. Con l’ausilio di una preziosa messe di informazioni sull’attività delle mafie nelle regioni del Nord, egli sostiene che il problema sta anche nella “accoglienza” che quelle regioni riservano alle mafie.

Marshall non abita in Sud Italia? I diritti di cittadinanza, la diffusione dei servizi di welfare e le anomalie del caso italiano

Emmanuele Pavolini esamina i divari territoriali nella dotazione di servizi di welfare all’interno dei paesi e compara, da questo originale punto di vista, i paesi Europei. Dalla sua analisi emerge che l’Italia è il luogo dell’Europa occidentale dove l’esigibilità di molti diritti sociali è più strettamente associata al luogo di residenza e al livello di sviluppo economico dell’area in cui si vive.

Performance dell’amministrazione pubblica e crescita economica e sociale

Michele Morciano ricorda l’importanza del funzionamento della PA per la crescita economica e per la giustizia sociale e sostiene che, da noi, alla enunciazione dei principi ai quali la PA deve attenersi (efficienza, efficacia, imparzialità e trasparenza) non è seguita la definizione di strumenti e modalità economico-gestionali che assicurassero il rispetto di quei principi. Tutto ciò non è l’inevitabile conseguenza delle caratteristiche intrinseche della PA ma l’effetto di errori di cui alcuni portano la responsabilità.