Garanzia Giovani: aspetti generali e modalità di attuazione nazionale

Elton Beqiraj si occupa della Raccomandazione del Consiglio dell’Unione Europea di aprile 2013, che ha introdotto la cosiddetta “garanzia giovani”, illustrandone i contenuti e gli obiettivi. Successivamente, Beqiraj esamina i provvedimenti adottati dal Governo italiano per dare attuazione alla Raccomandazione precisando quali siano i target di giovani interessati e quali siano le iniziative che il governo intende attuare nei loro confronti.

Il contratto a tempo determinato nell’ordinamento giuridico italiano

Francesca Fontanarosa illustra l’evoluzione della normativa italiana sul contratto di lavoro a tempo determinato, collegando tale evoluzione al crescente dualismo e alla più netta segmentazione che si è venuta a creare nel nostro mercato del lavoro. Fontanarosa ricorda anche i principali contenuti del recente Jobs Act e ne mette in luce aspetti non facilmente conciliabili con quanto è previsto dalle direttive comunitarie.

Perché il modello di sviluppo proposto dal partito fondamentalista indù è sbagliato per l’India

Elisabetta Basile si occupa dei risultati delle recenti elezioni in India e si interroga sulla possibilità che la ricetta proposta dal nuovo primo ministro, Narendra Modi, riesca a promuovere lo sviluppo del paese. L’esame dei problemi dell’India, da un lato, e dei risultati che Modi ha ottenuto applicando quella formula al Gujarat, lo stato in cui egli ha operato a lungo come Chief Minister, dall’altro, portano Basile a una conclusione negativa, sostenuta anche da una grande messe di dati.

La corruzione e il dovere di ognuno di noi

Debora Cecconi, studentessa al secondo anno di una laurea magistrale in Economia, torna sui risultati del sondaggio condotto presso gli studenti della Facoltà di Economia della Sapienza e, riprendendo alcune affermazioni contenute nel commento di Maurizio De Giovanni, spiega, perché i valori culturali oggi prevalenti non consentano di sorprendersi di fronte alla tolleranza che molti studenti hanno mostrato nei confronti della corruzione e invoca un rinnovamento di quei valori.

C’era una volta la “Meglio Gioventù”…

Paolo Naticchioni, Michele Raitano e Claudia Vittori confrontano tre generazioni di lavoratori nati fra il 1965 e il 1979 e mostrano come la dinamica dei salari di inizio carriera, in Italia, abbia conosciuto uno scivolamento verso il basso nel passaggio da una generazione all’altra. In particolare, gli attuali 35-39enni hanno subito, rispetto alle due coorti precedenti, una marcata perdita di salario all’entrata in attività, non recuperata negli anni successivi. Particolarmente grave è che i più penalizzati siano stati i giovani laureati, la presunta “meglio gioventù”.

La compressione dei salari reali nel Regno Unito e cosa fare per fermarla

Paul Gregg e Marina Fernandez-Salgado analizzano il mercato del lavoro nel Regno Unito illustrandone aspetti che contrastano con l’idea, piuttosto diffusa in Italia, che l’economia britannica attraversi una fase di prosperità. In particolare, nell’attuale recessione, diversamente dalle precedenti, l’occupazione è caduta poco ma più diffusa è stata la riduzione dei salari reali – e talvolta anche di quelli nominali. Gli autori auspicano una ripresa della produttività che, invertendo le tendenze degli ultimi anni, permetta di accrescere i salari medi e bassi.

La “stretta condizionalità” dal Fondo Monetario Internazionale all’Eurozona: ancora la sovranità in discussione?

Elena Paparella ricostruisce il processo che, in relazione al sostegno finanziario da concedere agli Stati in difficoltà, ha portato a trapiantare la “stretta condizionalità” dal FMI all’Europa – prima con i Memorandum of Understanding e poi con il Trattato sul Meccanismo Europeo di Stabilità – e sostiene che esso pone nuove sfide alla sovranità statale. In particolare, quest’ultima rischia di essere sottoposta a limitazioni non del tutto legittime e, per questo, Paparella ritiene necessario un ripensamento dell’architettura istituzionale dell’UE.

L’efficienza della spesa pubblica: un obiettivo monco se sganciato dai valori

Elena Granaglia, mette in discussione, anche ricorrendo a diversi esempi, la diffusa idea secondo cui l’efficienza della spesa pubblica richiede di minimizzarne i costi. Granaglia riconosce che l’efficienza non è compatibile con gli sprechi, ma sostiene che per stabilire cosa sia spreco occorre guardare non solo ai costi ma anche ai fini che si perseguono con la produzione: i mezzi servono ai fini. Pertanto, l’efficienza della spesa pubblica è una questione valoriale, connessa alla visione di intervento pubblico che si vuole realizzare.

Possiamo fidarci delle “riforme strutturali”?

Stefania Gabriele discute il ruolo delle riforme strutturali come strumento per favorire la ripresa della crescita. In particolare si sofferma su una serie di misure presentate come indispensabili per raggiungere alcuni obiettivi largamente condivisi, fra cui il rafforzamento del capitale umano e della ricerca, il miglioramento dell’efficienza della Pubblica Amministrazione e del sistema giudiziario, e sottolinea i limiti degli strumenti di analisi utilizzati dalla Commissione Europea.